CANAPA IN CASA. NON E' PIU' REATO
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| giovedì 26 dicembre 2019
lunedì 23 dicembre 2019 IL CONGRESSO USA VOTA A FAVORE DELLA LEGALIZZAZIONE DELLA CANAPA
domenica 22 dicembre 2019 UN ORRENDO FASTIDIOSO RUMORE DI FONDO
martedì 10 dicembre 2019 LA STRANA VERITA' DI RENZI
mercoledì 04 dicembre 2019 BARCA : PER BATTERE LA DESTRA FASCISTA CI VUOLE UNA SINISTRA CHE FACCIA LA SINISTRA
martedì 03 dicembre 2019 IL SILENZIO SULLA BOLIVIA DI MORALES
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Il primo passo è stato fatto. Nei giorni scorsi in USA è stata votata per la prima volta una legge sulla legalizzazione a livello congressuale: il comitato giudiziario della Camera, ha infatti votato per approvare la legge che metterebbe effettivamente fine al divieto di cannabis negli Stati Uniti Stati d’America, a livello federale, rimuovendola dal Controlled Substances Act. Il disegno di legge è stato approvato con 24 voti favorevoli contro 10 e secondo Maria McFarland Sánchez-Moreno, direttrice esecutiva della Drug Policy Alliance, “gli Stati Uniti d’America stanno avvicinando un po’ a mettere fine ai danni devastanti del divieto sulla marijuana”. E un commento positivo è arrivato anche da NORML, associazione che si batte da anni per la legalizzazione. “Quando NORML è stata fondata nel 1970, solo il 12% del pubblico ha sostenuto la legalizzazione. Ora, abbiamo un mandato pubblico con la maggioranza di repubblicani, democratici ed elettori indipendenti che supportano tutti la vera legalizzazione della marijuana”, hanno detto parlando con Forbes, spiegando che: “Quando alziamo le nostre voci come una, non c’è nulla che non possiamo raggiungere“. Ora il cammino è ancora lungo: la legge dovrà essere sostenuta fino alla votazione alla Camera e poi al Senato, dove è più difficile che venga approvata. Con una speranza: che possa essere il colpo definitivo contro il proibizionismo in grado di fare da esempio per tutto il mondo. 
Il dibattito (??) politico e le relative notizie ormai è fatto di urla, insulti, propaganda becera. Nessuna discussione nel merito. Con attori tutte primedonne dedite al proprio interesse e che vomitano idiozie, bugie, autentiche cazzate. Nessuna discussione nel merito, nessuna idea, nessuna visione del futuro. Solo tattiche dettate dall'ultimo sondaggio, sempre parlando alla pancia (e spesso a parti maleodoranti) e mai alla testa. Mai nessun tentativo di spiegare e far crescere l'elettorato. Mai nessun tentativo di uscire dalla propaganda. Ed i media amplificano il gioco, incalzando i politici per la polemica e non sui contenuti. Questo ha detto, quello ha risposto, tizio ha dichiarato...
Nell'ultima puntata di 
Applaudito alla kermesse del Pd, l’ex ministro Barca, portavoce del 
Il golpe in Bolivia, con l’appoggio del sistema mediatico, ha abbattuto una dittatura che esisteva solo nelle fake news, ed è stato costruito per rappresentarsi come istituzionale e democratico, anche se “golpe democratico”, tanto più con i morti in strada e l’UNHCR che accoglie i rifugiati, è un ossimoro irricevibile. Riassumiamo molto sinteticamente. La prima parte è stata costruita a partire dalla stigmatizzazione, distruzione dell’immagine, demonizzazione di Evo Morales, trasformato (
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