News: BERLUSCONI E LA FINE DELL'INCANTESIMO
(Categoria: BERLUSKA)
Inviato da ferocibus70
lunedì 25 maggio 2009 - 11:50:05


berlusconi-lacrime.jpgLa megalomania, la convinzione di potere tutto alla fine l'hanno tradito. Ora e' all'angolo perchè la pressione interna (poca ancora in verità visto il caso) ed internazionale sta montando. La gente pare stufa. Ieri allo stadio, il suo stadio, è stato pesantemente contesatato. I suoi tifosi, i tifosi del Milan l'hanno contestato con striscioni di fuoco, chidendogli conto delle sue veline e delle sue menzogne. Insomma c'è una richiesta, da parte di tutti, di una maggiore serietà. Berluscdoni sembra amare fare il puffone e non assumersi le responsabilità che le sue cariche gli imporrebbero.
Il delirio l'ha portato a credere che potesse controllare tutto e tutti. Che potesse di tutto. Anche nominare deputati i suoi famigli, i suoi lacchè e le sue amanti. Fragandosene della gente, novello Caligola che, in disprezzo al sentao, nominò senatore il suo cavallo. Ora si sta accorgendo che non è cosi.
Ed il suo potere costruito sull'immagina fasulla dell'uomo nuovo, del fare, buon padre di famiglia, veicolata dalle sue tv è comunque di cartapesta, perchè falsa e può andare via in un soffio se si spezza l'incantesimo. E pare stia avvenendo. Fiat!  GG


Forse ora la smetterà d'insistere sulla propria esuberanza sessuale, sulle belle signore da palpare anche tra le macerie del terremoto e sulle veline che purtroppo non sempre può portarsi dietro. A quas 73 anni d'età, Silvio Berlusconi si trova per la prima volta in vita sua a fare davvero i conti con l'universo femminile così come lui l'ha fantasticato, fino a permearne la cultura popolare di massa di questo paese. Lui, per definizione il più amato dalle donne, sente che qualcosa sta incrinandosi nel suo antiquato rapporto con loro. Le telefonate notturne a una ragazzina, irrompendo con la sproporzione del suo potere - come un don Rodrigo del Duemila - dentro quella vita che ne uscirà sconvolta. E poi il jet privato che le trasporta a gruppi in Sardegna per fare da ornamento alle feste del signore e dei suoi bravi. Ricompensate con monili ma soprattutto con aspettative di carriera, di sistemazione. L'immaginario cui lo stesso Berlusconi ha sempre alluso nei suoi discorsi pubblici è in fondo quello di un'Italietta anni Cinquanta, la stagione della sua gioventù: vitelloni e case d'appuntamento; conquista e sottomissione; il corpo femminile come meta ossessiva; la complicità maschile nell'avventura come primo distintivo di potere. Nel mezzo secolo che intercorre fra le "quindicine" nei casini e l'uso improprio dei "book" fotografici di Emilio Fede, riconosciamo una generazione di italiani poco evoluta, grossolana nell'esercizio del potere. [...]

 di gad lerener da repubblica.it

 
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L'affondo in un editoriale del direttore don Antonio Sciortino
"Il premier risponda ai media. Basta con il veliniso" Famiglia Cristiana al premier "Faccia chiarezza su Noemi"

ROMA - "Berlusconi faccia chiarezza. Non si può sottrarre alla legittima richiesta che viene dai media", perchè "non esiste per nessuno l'immunità morale". Il direttore di Famiglia Cristiana Don Antonio Sciortino anticipa all'Unità i contenuti dell'editoriale che pubblicherà nel prossimo numero, nel quale accusa il premier di "incongruenze e contraddizioni" sulla vicenda Noemi. E aggiunge: "non si può rappresentare il popolo col velinismo". [..]

Don Sciortino ricorda "figure autorevoli" come i presidenti Nixon e Clinton "chiamati e rendere conto per non avere detto tutta la verità al paese".
Ma l'affondo di Famiglia cristiana non si ferma qui. Don Sciortino attacca anche il "velinismo" e spiega che si è "modelli" per le giovani generazioni. "La via per affermarsi -dice- o addirittura per rappresentare il paese non può passare attraverso il mondo dello spettacolo". E ancora: Ad una decina di giorni dalle elezioni europee "di Europa non si parla affatto. Siamo prigionieri delle veline".

repubblica.it  _______________________________________ROMA - Il primo ad occuparsene è stato il Times londinese di Rupert Murdoch, poi il caso delle dieci domande poste da Repubblica a Silvio Berlusconi sul suo rapporto con la diciottenne Noemi Letizia, rimaste senza risposta, ha fatto il giro della stampa estera.

Dalla Gran Bretagna alla Spagna alla Francia e ad altri paesi, autorevoli quotidiani hanno mostrato il loro sostegno a Repubblica, appoggiandone l'inchiesta e la fermezza nel richiedere risposte da parte del presidente del Consiglio perché sia fatta chiarezza, e sottolineando il silenzio e l'ira del premier. In un'intervista a Repubblica, il direttore di Die Zeit, Giovanni Di Lorenzo, ha detto che insultare un quotidiano "in Germania provocherebbe l'immediata solidarietà di tutti gli altri media, indipendentemente dal loro orientamento politico". Al caso sono stati dedicati diversi articoli e commenti. Ecco i principali.

"Public Duty and Private Vendetta", The Times, 18 maggio 2009. Le lamentele di Silvio Berlusconi, che si ritiene vittima di diffamazione, non hanno alcun senso, si legge nell'editoriale non firmato del Times, che, secondo la tradizione anglosassone, riflette l'opinione della direzione del giornale. Le domande di Repubblica, continua il Times, non sono un'intrusione nella vita privata, ma sono legate al suo ruolo di politico e magnate dei media. E l'attacco di Berlusconi al giornale è un tentativo di intimidire il dissenso. (L'ARTICOLO)
"In praise of La Repubblica", The Guardian, 23 maggio 2009. Anche il Guardian dedica un editoriale al caso, intitolato, semplicemente, "Elogio a La Repubblica". "Nonostante rumori minacciosi da parte di Silvio Berlusconi, il principale quotidiano di centro-sinistra si è rifiutato di smettere di chiedere risposte alle 10 domande poste al premier circa la sua relazione con una adolescente napoletana, Noemi Letizia", si legge nel testo, che insiste sul diritto della stampa in una società democratica a fare domande e conclude: "Repubblica sta facendo una battaglia solitaria e merita sostegno". (L'ARTICOLO)

"Papi, en la encrucijada", El Pais, 20 maggio 2009. "Papi, al crocevia" titola il commento del quotidiano spagnolo, che ripercorre l'origine della crisi, dalle dichiarazioni di Veronica Lario, sottolineando l'anomalia di Berlusconi, capo del governo, "editore del maggior gruppo mediatico del Paese", il suo controllo quasi totale della informazione televisiva, fino alle domande di Repubblica, seguite da ira e silenzio. Sarebbe salutare per la democrazia italiana, argomenta El Pais, "che Berlusconi prendesse carta e penna e spiegasse al mondo perché lo chiamano papi". (L'ARTICOLO)

"How one newspaper's shameful questions have rattled Silvio Berlusconi", The Observer, 24 maggio 2009. Il giornale inglese ripercorre in un lungo articolo l'intera vicenda Noemi, le domande "vergognose" di Repubblica che hanno innervosito il presidente del Consiglio, provocato una dura reazione da parte della stampa di destra, e innescato gli insulti del premier al cronista di Repubblica. (L'ARTICOLO)


"Les questions sur les starlettes font enrager Silvio Berlusconi", La Tribune de Geneve, 16 maggio 2009. E' un Silvio Berlusconi "sull'orlo di una crisi di nervi" quello che se la prende con il principale quotidiano di Roma, secondo il quotidiano svizzero. Le domande di Repubblica, per far luce sulle molte zone d'ombra sono rimaste senza risposta perché il Cavaliere ha invocato il complotto, si legge sul quotidiano.(L'ARTICOLO)

"L'affaire Noemi poursuit Berlusconi", Le Figaro, 25 maggio 2009. Anche il quotidiano francese conservatore dà spazio al caso Noemi, che "sta perseguitando il presidente del Consiglio", e dà conto da giorni della campagna di Repubblica, delle incongruità rivelate dall'inchiesta sul rapporto fra la ragazza ed il presidente del Consiglio e della richiesta di spiegazioni in Parlamento da parte dell'opposizione. (L'ARTICOLO) repubblica.it



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