News: LA MAFIA TIENE BERLUSKONI PER LE PALLE
(Categoria: BERLUSKA)
Inviato da ferocibus70
venerdì 14 maggio 2010 - 08:58:31


Ieri sera ad Annozero, Ciancìmino jr ha dato "un'interpretazione autentica" dell'affermazione che Berlusconi è una vittima della mafia. Qualcuno, che lui dice essere Dell'Utri, l'ha tenuto sempre per le palle. Possibile che sia cosi ma io non lo credo. Io credo Berlusconi "socio alla pari". Non ci scordiamo che Berlusconi aveva la tessera della P2, non precisamente un club di educande. Ma un centro di potere che esce dietro ogni porcheria italiana a livelli ben più alti della mafia: la strategia della tensione, il caso Moro, le bombe..Centro di potere che ha anche legami con la mafia che in qualche modo dirige e controlla. Quella che noi comunemente chiamiamo mafia, intendendo quella che spara, che spaccia, quella del pizzo è solo il braccio armato di un potere più vasto, mafioso pure questo almeno nei contenuti e nei metodi. Se possibile peggiore della stessa mafia. Quanto a Berlusconi fatico a ritenerlo vittima in quanto i metodi mafiosi gli erano ben noti: dalla vicenda Casati Stampa, alla corruzione giudiziaria per la Sme e Mondadori. Non si è dimostrato certo un normale e qualunque imprenditore con il pelo sullo stomaco, ma bene o male in un circuito di legalità. Ma che ammettendo che B sia una semplice vittima ci troveremmo con un signore al governo del paese da circa 20 anni eterodiretto dalla mafia. Allegria!!

giuseppe galluccio


Ciancimino accusa Dell'Utri "Aveva in mano Berlusconi"
Il figlio dell'ex sindaco di Palermo colluso con le cosche interviene ad AnnoZero
"Darò ai giudici un telefonino con i numeri degli uomini dei servizi coinvolti nella trattativa"

 
ROMA - "Non dobbiamo dire che Berlusconi è mafioso. Semmai che c'è qualcuno che ha in mano le palle di Berlusconi. Questo è Dell'Utri". Così Massimo Ciancimino ha spiegato, intervenendo alla trasmissione 'Anno Zero', la sua affermazione fatta presentando a Roma il suo libro, secondo cui Berlusconi è "una vittima della mafia" 1. "Ricordo un colloquio. Era il '98 e c'era Bossi che accusava Berlusconi di essere uno che riciclava soldi della mafia. Mio padre Vito spiegò la situazione. Berlusconi non era mafioso. C'era qualcuno attorno a lui che puntava a condizionarlo: questo era Dell'Utri".

Lo stesso concetto, poco prima, Ciancimino jr lo aveva ribadito ai microfoni di CNRmedia: "Come non sarà mai nessun magistrato a farmi dire che Berlusconi è mafioso, nessun giornalista o Gasparri o Cicchitto mi farà dire che Dell'Utri è al di fuori di quegli ambienti". "Uno dei commenti che faceva mio padre - aggiunge - era che non si capisce come un imprenditore milanese debba ricorrere ad uno stalliere senza neanche avere i cavalli, come Mangano. Ovviamente prima gli facevano le cose e poi volevano essere la cura. Questo atteggiamento era tipico di questa vecchia mafia corleonese: creare il problema  per risolverlo e diventare amico esclusivo". Poi Ciancimino dice: "Fare il finto attentato al contadino, fargli ammazzare le pecore per poi dire ti risolvo io il problema, diventare elemento indispensabile. Quello che secondo mio padre ha fatto Dell'Utri in tutta la sua vita con Berlusconi: faceva fare gli attentati alla Standa perché poi sapeva a chi rivolgersi, il finto rapimento del figlio che poi risolveva lui: 'ti mando lo stalliere'. Per mio padre Berlusconi è una vittima della mafia, forse il più grosso imprenditore - dice Ciancimino - che è stato sempre sotto scacco e sotto ricatto della mafia".

Massimo Ciancimino ha anche annunciato di essere in possesso di un telefonino -che nei prossimi giorni consegnerà ai magistrati di Palermo- contenente i numeri degli uomini dei servizi contattati da suo padre Vito durante la cosiddetta "trattativa" nel periodo delle stragi di mafia del '92. Intervenendo al programma di Michele Santoro, Ciancimino ha tenuto a precisare che tra questi numeri ci sarebbe anche quello del "signor Franco", l'emissario dei servizi segreti più vicino a suo padre. I numeri di telefono erano stati sequestrati già cinque anni fa ma erano successivamente spariti.

Sulla credibilità di Ciancimino jr, definito una "trappola" per i giudici di Palermo, è intervenuto con una nota Pino Arlacchi, europarlamentare Idv: "Le ultime dichiarazioni di Ciancimino junior su Berlusconi vittima della mafia hanno la stessa attendibilità, grado zero, di quelle precedenti su Forza Italia nata da un progetto mafioso". Pino Arlacchi, legato da un rapporto personale con Giovanni Falcone, è promotore del Trattato di Palermo del 2000 contro le mafie mondiali.
(13 maggio 2010)
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