Dall'Unità [...] Giovanardi: odio e livore. Pd e Idv: parole vergognose «Ogni anno a Bologna si è riproposto il triste spettacolo di una piazza che invece di ricordo e dolore ha espresso odio e livore per coloro che ritiene avversari politici». Lo dice Carlo Giovanardi, senatore del Pdl e sottosegretario alla presidenza del Consiglio. «Bene ha fatto quest'anno il governo -conclude Giovanardi- a nonpartecipare ad un rito che per troppi non è un momento di ricordo e commemorazione delle vittime di quella tragedia». «L'assenza del governo alla commemorazione del trentennale della strage di Bologna è un oltraggio e le parole usate per giustificare questa scelta una vergogna. Le affermazioni del sottosegretario Giovanardi sono lo specchio della miseria morale di una maggioranza e di un governo che hanno rinunciato a rappresentare il paese nel giorno in cui si commemora uno degli episodi più drammatici della sua storia recente». Lo dice il responsabile sicurezza del pd Emanuele Fiano. Sulla stessa linea Luigi De Magistris, eurodeputato IdV e responsabile Giustizia e Sicurezza del partito: «Le parole pronunciate dal sottosegretario Giovanardi sono offensive e indegne, soprattutto perché provenienti da chi riveste un ruolo istituzionale e perché riferite ad una piaga democratica nazionale ancora non rimarginata. La piazza che ogni anno si dà appuntamento a Bologna non esprime “odio e livore”, bensì testimonia il bisogno di verità e giustizia che tutto il Paese sente in merito ad una stagione infame e ancora oscura, durante la quale la deviazione istituzionale e il terrorismo, sotto la regia di una P2 pervasiva, hanno compromesso in modo definitivo la democrazia italiana». Paolo Bolognesi: Fioravanti, Mambro e Ciavardini quasi impuniti Una quasi totale impunità a favore di Valerio Fioravanti, Francesca Mambro e Luigi Ciavardini, condannati come esecutori materiali della strage alla stazione di Bologna il 2 agosto 1980. Lo ha sostenuto Paolo Bolognesi, presidente dell'associazione che riunisce i familiari delle vittime, nel discorso per il trentennale dell'attentato. «Non lo scoppio di una caldaia - afferma il presidente dell'associazione - non terroristi internazionali maldestri, che senza volere hanno dimenticato una bomba alla stazione. Non i libici, non i palestinesi, ma neofascisti, servizi segreti, banda della Magliana e loggia massonica P2» sono colpevoli della strage, «tutti assolutamente interessati ed alleati per impedire l'accertamento della verità. È un dato sia storico che giudiziario, è un dato che i mandanti e gli ispiratori politici della strage alla stazione, che su quell'attentato hanno costruito e rafforzato le proprie posizioni di potere, non si possono permettere che venga divulgato. Assicurare l'impunità agli autori di quell'orrendo crimine è un obbligo per chi ha armato la loro mano: libertà in cambio di omertà. in questo modo si spiegano gli incredibili benefici concessi a Mambro, Fioravanti e Ciavardini che denunciamo da anni». Ovvero, elenca Bolognesi, i due anni di detenzione (su 30) scontati da Ciavardini e i «due mesi per ogni morte causata» passati in carcere da Mambro e Fioravanti, nonostante fossero «condannati complessivamente a 14 ergastoli per strage e 12 omicidi e a più di 200 anni di carcere per reati minori». |