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“La leggiadria con la quale l’occidente si sta consegnando, legato mani e piedi, alla criminalità, mi fa pensare che fra mafia e democrazia esista un lagame indissolubile. Grazie ai flussi di capitali che il crimine organizzato riversa giorno dopo giorno nei settori strategici dell’economia, le nostre democrazie possono sopravvivere egregiamente alle crisi ricorrenti. L’accumulazione del capitale mafioso, in origine illecita, necessita di trovare la sua giustificazione in un complesso sistema, legislativo e processuale. Si tratta, da un lato, di continuare a illudere la gente che a governare le dinamiche sociali siano la politica e la legge; dall’altro, di assicurare, nel giro di due, al massimo tre generazioni, la completa integrazione delle mafie. I mafiosi sono, oggi, i nuovi capitani di ventura: garantiscono la tenuta del sistema e si avviano a traghettarlo verso l’alba del domani. I loro figli e nipoti costituiranno una nuova elite destinata a ereditare l’occidente.” di Thelonious K. Lecinsky, Democracy and Conspiracy, Samanthowatan University Press,2010 La citazione è tratta dal libro Giudici, tre racconti di De Cataldo, Lucarelli Camilleri, in particolare dal racconto di De Cataldo, Il triplo sogno del procuratore. Ve ne consiglio la lettura, E' breve si beve in un fiato Racconto emblematico dei nostri giorni, sulla corruzione della politica ed il conflitto con il potere inquirente. In maniera più sintetica l'aveva cantato anche De Gregori in Bambini venite parvulos (vedi testo e scarica il brano). Legalizzare la mafia sarà la regola del duemila, sarà il carisma di Mastro Lindo a regolare la fila e non dovremo vedere niente che non abbiamo veduto già. |