News: NAPOLITANO? BOCCIATO SENZA SCAMPO. IL PEGGIOR PRESIDENTE
(Categoria: POLITICA)
Inviato da ferocibus70
mercoledì 14 gennaio 2015 - 20:39:07

Ieri sera ascoltavo radio Capital, il programma di Zucconi TG Zero (ascolta la puntata). Si parlava di Napolitano, delle sue dimissioni e del suo operato da PdR. Zucconi chiedeva ad un interlocutore (Stefano Folli) cosa ne pensava della presidenza Napolitano, visto che un sondaggio fatto da loro, all'uomo della strada, bocciava nettamente Napolitano contestandogli principalmente due punti. Il primo che aveva firmato un mucchio di leggi porcata. Il secondo di avere appoggiato indefessamente i diktat dell' Europa , che Zucconi chiama troika.

Le risposte dell'interlocutore erano vaghe e confuse quando non menzognere. Ovviamente tutte in difesa di Napolitano: "il PdR non può non firmare, tranne che manifesta incostituzionalità", "dall' Europa non si esce"..e bla bla.. Si sa Repubblica osanna da sempre Napolitano. Mai una critica vera, mai  un rilievo. La prima è una balla colossale. Il PdR può non firmare, il Parlamento, o il governo, può reiterare la Legge ed a quel punto scatta l'obbligo di firma. Può non firmare per un qualunque motivo gli giri in pratica, ovvio che poi se ne assume la responsabilità politica. L'art 74 della Costituzione dice : "Il Presidente della Repubblica, prima di promulgare la legge, può con messaggio motivato alle Camere chiedere una nuova deliberazione". Non c'è alcun limite esplicito. E' chiaro che c'è sempre dibattito sull'interpretazione di una norma di legge, soprattutto in materia Costituzionale, ma limiti non ce ne sono. La difesa è cavillosa per una PdR che ha fatto e disfatto governi operando scelte politiche, qui si, al limite della legittimità. Anche la difesa basata sull'idea che il rifiuto della firma è opponibile solo per manifesta incostituzionalità è molto debole, dato che molte delle firme facili sono state apposte su legge poi bocciate dalla Corte Costituzionale e che da più parti erano reputate tali anche prima della sua firma. Tantissime le leggi del centrodestra bocciate dalla corte ma firmate da Napolitano. Ergo di cosa parliamo? Quanto alla questione diktat europei, io non metto in discussione l'adesione alla UE. Necessaria oltre che un valore se si aggiusta la visione puramente monetaria-econimica.finanziaria. Ma Napolitano ha sposato ciecamente le ricette ultraliberiste della troika, mai tentando di salvaguardare il paese reale e non la sua finanza o la sua imprenditoria. E questi sono solo due delle tante contestazioni opponibili a Napolitano. Ne voglio ricordare un altro paio. Quando Fini fece lo strappo uscendo dal centrodestra Berlusconi non aveva più la maggioranza. Napolitano impedì il voto in aula subito come chiedeva il centrosinistra. Fu spostato di un mese. Berlusconi si comprò i senatori che gli servivano (Razzi, Scilipoti ...) e ottenne una fiducia risicata. Il centrosinistra avrebbe vinto facilmente quelle elezioni. Napolitano le impedì. Senza fare un fiato sullo scandaloso mercato di parlamentari su cui pendono ora delle inchieste. Poi ci impose il governo Monti che non aveva legittimità e che non ha fatto che danni, proseguendo con le ricette liberiste e la mancanza di scelte vere per il paese. Alle successive elezioni non ha dato alcuna chance a Grillo e Bersani ignorando l'indicazione del corpo elettorale e quindi la volontà del paese vero, ma ha di fatto imposto un governo in cui Berlusconi avesse voce, come è ancora adesso. Si dovevano fare le riforme! questa la giustificazione L'idea che fosse nefasto fare riforme con un pregiudicato non l'ha mai sfiorato. Infine, adilà delle tante chiacchiere sull'etica della politica, non ha fatto un tubo per ridurre le spese del Quirinale e della relativa Presidenza che ci costa più della Casa Bianca. Ma forse da uno che ha riabilitato il ladrone Craxi non ci si poteva aspettare altro. Lo dissi all'inizio che Napolitano sarebbe stata una iattura per il paese. Il peggio. Un uomo di potere che sta li da un secolo sempre incollato alla poltrona. Per fortuna è finita anche se sperare in meglio, visto il quadro, è arduo.

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