News: MAGISTRATI ED ORDINARIA MUNNEZZA
(Categoria: ITALIA)
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mercoledì 27 maggio 2015 - 13:32:37

Io, che mi sento ancora di sinistra, ho sempre difeso la magistratura. Ma dall'ultima sentenza della Corte Costituzionale, al pronunciamento di alcuni TAR, all'iperattivasmo di alcune procure resto sempre più perplesso. La storia che sto per raccontare sembra proprio una di quelle che fanno perdere fiducia nella magistratura. O che comunque i cittadini fanno fatica a capire. La racconto appunto da cittadino informato che ha sempre avuto a cuore la tutela dell'ambiente in cui tutti viviamo . Né ho alcun interesse a difendere il sindaco, che non è manco della mia parte politica. Però mi interessano le sorti della città in cui vivo. E perchè in questo paese caotico è sempre più difficile distinguere ciò che giusto da ciò che non lo è. Siamo a Torre del Greco. Dopo anni di immobilismo viene eletto un sindaco  che finalmente cerca di rilanciare la città. Soprattutto avvia a soluzione l'annosa emergenza (permanente) dei rifiuti che, prima di lui  ingombravano, appestavano  e degradavano la città.

Avvia la raccolta differenziata che ha una risposta più che positiva. I cittadini partecipano, le strade finalmente sono pulite, si comincia a risparmiare sulla tassa. Però nonostante il buon lavoro il sindaco non viene rieletto, tradito dalle inimicizie in cui si incappa quando si lavora bene e si obbliga gli altri a fare il proprio dovere. Il sindaco successivo smantella il buon lavoro fatto, cambia la ditta che si occupa dei rifiuti, ritorna la città sporca di prima. La nuova ditta  appaltatrice sembra inadeguata, di certo la città è davvero sporca, i cumuli di rifiuti sono dappertutto, la gente scoraggiata non fa manco più la differenziata. Tanto poi mischiano tutto. Per fortuna questo sindaco decisamente inadeguato dura due anni soltanto. La giunta cade, alle successive elezioni, un anno fa, il sindaco precedente viene rieletto a furor di popolo, dai cittadini rinsaviti che finalmente hanno capito l'errore. Cosi il sindaco si mette di nuovo al lavoro cominciando dai rifiuti, perchè siamo di nuovo all'emergenza a causa della ditta appaltatrice. Trovate diverse irregolarità nelle  certificazioni e perfino i mezzi addetti alla raccolta sprovvisti dell'assicurazione, il sindaco revoca l'appalto. La ditta fa ricorso, il TAR obbliga il sindaco a riprendersi una ditta che non adempie ai doveri da contratto. Non solo a Torre del Greco, ma anche a Castellamare di Stabia (in seguito le sarà revocato il mandato anche li per inadempienza) ed a Minturno (dove l'amministratore della ditta viene indagato insieme a dei consiglieri comunali per gravi reati). Il sindaco giustamente non ci sta perchè vede che la città è sporca. La ditta gli aizza perfino contro i lavoratori, che bloccano la raccolta gettando la città nel caos. Cosi il sindaco gli revoca di nuovo il mandato. La ditta fa ricorso ma, probabilmente travolta dagli scandali e dalle inchieste che la coinvolgono, lo ritira quasi subito. L'appalto viene affidato ad altra ditta, la raccolta differenziata riparte, la città viene ripulita, segno inequivocabile che la ditta precedente non era adeguata. Ci si aspetterebbe un elogio per il sindaco che ha ben lavorato. Invece ieri mattina viene prelevato dalle autorità e gli comunicano che è indagato per abuso d'ufficio ed altro in merito a questa vicenda!! I giornali parlano di una denuncia della ditta in questione. Mi chiedo se  prima di avviare atti che colpiscono la libertà e l'onorabilità di una persona chi di dovere valuti attentamente. Valuta ad esempio se il denunciante è credibile? Ed è credibile una ditta a cui viene revocato il mandato in ogni città dove lavora ? Io non lo so voi che dite? Questa penosa vicenda rimanda anche alla normativa degli appalti della PA. Non so se questo è il caso, ma ormai ci sono aziende che partecipano alle gare, con ribassi insostenibili, perchè l'obbiettivo non è più svolgere il lavoro in oggetto, ma puntare a contenziosi che, grazie a cavilli ed alle cervellotiche decisioni dei TAR, risultano più remunerativi degli appalti che non lo sarebbero visti gli eccessivi, e quindi insostenibili,  ribassi.

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