News: LE POLEMICHE CONTRO LA BINDI SONO STRONZATE
(Categoria: POLITICA)
Inviato da ferocibus70
mercoledì 16 settembre 2015 - 20:51:40


 

vesuvio.jpgGrandissime polemiche per l'affermazione della Bindi : "La camorra è un fatto costitutivo!". Apriti cielo sono intervenuti i difensori della meridionalità come De Luca, De Magistris, il prefetto Colangelo e vari altri. Alcuni hanno titolato "Camorra nel Dna" che è un 'altra cosa. Non è che i meridionali siano antropologicamente camorristi. Ma che la camorra in Campania, a Napoli soprattutto, sia un elemento costitutivo lo possono negare solo gli imbecilli e quelli in malafede. Da meridionale io so che è cosi.  



La camorra controlla buona parte del territorio in maniera capillare. Molte amministrazioni sono infiltrate o totalmente espressione della camorra locale. Si paga il pizzo in maniera diffusa. i Cittadini, tutti, nei loro pensieri ormai hanno interiorizzato che c'è la camorra e se ne deve tener conto. Perchè se vuoi aprire un negozio metti in conto che pagherai il pizzo. Perchè sai che certe cose , certe accuse, in pubblico ad alta voce non si fanno. Perchè se si presenta un certo tipo di persone ti devi "mettere a disposizione". Perchè in certi quartieri la polizia viene attaccata ferocemente. Perchè se ti candidi ad una carica politica sai che ci dovrai fare i conti. Per cui gridare allo scandalo per le parole della Bindi è una negazione della realtà. Che è sotto gli occhi di chi la vuole vedere. O qualcuno pensa che sia un caso che ai vertici della Regione e della Provincia di Napoli arrivino i Cosentino ed i Cesaro? La camorra ha interessi forti, grande potere militare e politica. Controlla pacchetti di voti consistenti per cui è in grado quasi sempre, a livello locale, di determinare l'esito delle elezioni. Crea lavoro, in nero, magari sottopagato, ma benedetto in una terra dalla disoccupazione altissima. E quando ci sono grossi concorsi pubblici, soprattutto nella sanità, arrivano subito le voci che da quel capobastone con qualche migliaio di euro il posto te lo compri. Ma ovviamente poi nessuno lo dice. Questo è il quadro e non a caso Capacchione e Zanotelli (cfr Corriere della Sera, del 16/9/2015), due persone serie impegnate davvero contro la camorra, hanno sostenuto le parole della Bindi. I cretini in malafede o comunque interessati a non perdere voti lo negano. E che sia cosi lo dice la storia. I Piemontesi quando invasero (si invasero!) il meridione non capendolo, non riuscendo a controllare il territorio, lo appaltarono ai camorristi che divennero questurini e prefetti. Perciò l'intreccio tra camorra e potere istituzionale è stato sempre forte e si è consolidato via via che la camorra ha acquisito fette di potere sempre maggiore. Senza andare lontano basta guardare "Le mani sulla città" di Rosi per avere conferma. E se sei interessato alla storia vera del meridione comincia da QUI.
Negare i fatti non aiuta certo a risolvere i problemi. Andrebbe fatta una rilettura storica delle panzane risorgimentali per cominciare a capire il fenomeno e per far si che i meridionali finalmente acquisiscano consapevolezza ed imparino a reagire diventando orgogliosi della propria terra invece di colludere con la camorra avvelenandola. Tutto il resto è il solito chiacchiericcio vuoto dei politici.






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