Quando mi chiedono: “perché fumi cannabis?”, l’unica risposta che mi è venuta sempre spontanea è: “per sopportare questo mondo!”Abbiamo molto dibattuto se era il caso o meno di intervenire, con un commento da questo sito, sui sanguinosi fatti accaduti in Francia, e come rimanemmo sdegnati per quanto era accaduto a Charlie Hebdo esprimendo il nostro sconcerto con un articolo, ho creduto, a titolo personale, di manifestare lo stesso sdegno con alcune osservazioni. Avevo solo 16 anni la prima volta che scesi in piazza, fu per la carestia in Bangladesh, era il 1969 e iniziavo solo allora a capire di quanto ingiusto e crudele fosse questo mondo, dove c’era gente che buttava nella spazzatura gli avanzi del pranzo e della cena, che sarebbero invece bastati a sfamare una famiglia intera in quei posti dove il morso della fame mieteva decine di migliaia di vittime ogni giorno, perlopiù bambini! |
Da quel giorno sono sceso in piazza centinaia di volte, per la guerra in Vietnam, per la Palestina, per il Cile, contro i Colonnelli in Grecia, contro Franco, per l’Argentina libera, contro la dittatura brasiliana, per Cuba e tante altre volte per i diritti dell’uomo, contro la pena di morte, per il diritto alla vita, per la dignità e la giustizia. Poi improvvisamente niente più piazze e tutto è stato visto come fossimo spettatori di un film di cui non ci sentivamo più protagonisti e così ci siamo limitati a vedere in televisione la guerra dei Balcani a soli 300 chilometri da noi e i bombardamenti del primo “Desert Storm”, passando alla completa assuefazione dell’offensiva contro l’Afghanistan e la seconda guerra in Iraq, per arrivare all’indifferenza più completa della caduta di Saddam seguita da quella di Gheddafi con la conseguente instabilità del mondo islamico …e ora l’Isis che, oltre al terrore, è anche portatore di grandi misteri sulla sua costituzione, sugli approvvigionamenti di armi che ha ricevuto e del grande potere che gli è stato concesso. Mi sento di partecipare al dolore che investe in questo momento tutto il mondo civile, quel mondo che vorrebbe esprimere grandi ideali, ma che con la sua politica coloniale, con le leggi razziali e con la prepotenza che ha sempre espresso, non è mai esistito e che forse mai esisterà se non nella nostra utopia, perché se è barbaro uccidere in nome di dio o di un’ideologia, non è civile sicuramente bombardare città intere lasciando sotto le macerie decine di uomini, donne e bambini …l’odio è un seme che attecchisce facilmente! Troppa mostruosità avvolge questo mondo, troppo sangue viene versato in nome di concetti astrusi e immorali e soprattutto in nome di interessi economici di chi da tutto questo sangue ha sempre beneficiato e continuerà a farlo!Fermate il mondo, fateci scendere, o quantomeno lasciateci sopportare questa pazzia globale come riteniamo sia meglio, visto che per ora non possiamo fermarla! di gianncarlo cecconi da legalizziamolacanapa.org Sottoscrivo. Ho dato più volte la stessa risposta al "perchè fumi!". Altrmenti non reggo più una vita che non sento più mia, dove sono obblgato ad assistere ad eventi atroci, bassezze indescrivibili e a fare cose che non mi appartengono per sopravvivere. Intendo piccole cose, compromessi quotidiani che però ti fanno vivere male, tiu avvelenano a poco a poco finchè non ti fermni e vedi ormai dietro alle spalle sogni, passioni, ideali, bellezza, serenità, condivisione. Non c'è niente più che abbia un senso. E non c'è più alcuna isola felice su cui fuggire!! pg |