Lo stile e i riferimenti sono quelli del grande pensiero utopico di ascendenza anarchica, attraverso i quali Bob Black, avvocato e scrittore statunitense, immagina e rende plausibile un mondo rivoluzionato e libero dalla naturale alienazione data dal lavoro. Egli considera il lavoro come principale fattore di sfruttamento dell’uomo sull’uomo poiché esso impedisce la reale libertà delle persone svolgendo una funzione di controllo sociale e costringendo le stesse a vivere per la produzione, il lavoro e il consumo.
Nel testo sono diversi i riferimenti ad altri grandi pensatori anarchici, come Goodman o Fourier. Pubblicato negli Stati Uniti nel 1985 e tradotto in italiano nel 1992, questo breve opuscolo si configura come un caposaldo del pensiero no-work.
di Gianluca Carfi da dolce vita
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