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In Uruguay ad oggi sono già trentamila i cittadini registrati che acquistano cannabis nelle farmacie, dove sono in vendita due tipologie di marijuana ad un prezzo stabilito dallo stato di circa 1,30 euro al grammo. Mentre molti altri cittadini uruguaiani sono iscritti ai “cannabis social club”, dove i membri possono coltivare cannabis per il consumo personale senza alcuno scopo di lucro. La legalizzazione uruguayana è fortemente controllata dalla Stato che si fa garante attraverso dei concessionari della produzione della cannabis con cui rifornire le farmacie, per la coltivazione ad uso personale invece basta un’autodichiarazione, così come per i cannabis social club che hanno alcune regole semplici da rispettare oltre che l’obbligo di sottoporsi a verifiche ogni volta le forze dell’ordine lo richiedano. Le differenze con le legalizzazione capitalistica di stampo Usa sono evidenti ma i risultati dal punto di vista della riduzione dei reati legati alla droga molto simili. Lo stato uruguaiano sta anche monitorando attentamente gli effetti della legalizzazione sui consumi e sulla salute pubblica. I primi risultati – diffusi durante l’Expocannabis Uruguay svoltosi lo scorso mese di dicembre – hanno testimoniato che nessun aumento dei consumi di cannabis è stato rilevato, così come non si sono verificati problemi per la sicurezza e la salute pubblica, mentre il moltiplicarsi delle informazioni e di dibattiti pubblici sul tema delle droghe in generale, ha aumentando la consapevolezza dei cittadini sull’argomento. Leggi anche qui |