News: COMMA 22 ED IMMIGRAZIONE
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Inviato da ferocibus70
venerdì 12 aprile 2019 - 10:48:15


 
comma22.jpgPrendendo spunto da una trasmissione di ieri su La7, faccio un paio di riflessioni. Gli stranieri, cittadini italiani, per accedere a benefici come l'assegnazione di casa popolare, reddito di cittadinanza, mensa scolastica,  devono presentare oltre alla certificazione del reddito una certificazione del loro paese d'origine che attesti non siano proprietari di immobili o altre ricchezze. Ma molti di questi paesi non hanno uffici catastali o amministrazioni in grado di fornire tali certificazioni. E se pensiamo che poi spesso per raggiungere tali paesi (pensiamo al Sudamerica, all' Africa subequatoriale, le Filippine) ci vogliono una barca di soldi , è chiaro che spingono il possibile beneficiario alla rinuncia. la norma sembra pensata da questo governo chiaramente razzista, per aggirare le disposizioni costituzionali che vietano le discriminazioni . Siamo al Comma 22  (Se vuoi essere esentato da missioni di guerra devi presentare certificato di pazzia, ma se chiedi di non andare a rischiare la vita in guerra decisamente non sei pazzo). 



Forse oltre al razzismo c'è il timore che qualcuno degli Italiani acquisiti, imbrogli il sistema chiedendo cose che non spettano in quanto possiedono ricchezze nei loro paesi. Beh sarebbe curioso che chi ha possedimenti nel paese di origine venga qui a lavare le scale della metropolitana alle 5 di mattina, faccia il mungitore alle 4 del mattino, o vada nei campi per 20 euro al giorno. A parte questo mi vengono in mente due storie. all'inizio degli anni 80 in un camping calabrese conobbi due ragazzi che lavoravano nel camping. Entrambi calabresi, entrambi residenti in Germania. Entrambi beneficiari del reddito di disoccupazione in Germania che all'epoca concedeva molto (potevi rifiutare tre lavori prima di essere costretto ad accettare). Questi due ragazzi, originariamente pastori, vivevano con questo reddito. Ma siccome per vivere in Germania era appena sufficiente d'inverno vivevano in Spagna allora molto più economica. D'estate invece lavoravano nel camping per due mesi turistici. Sempre riscuotendo il sussidio tedesco. Mantenevano tramite un contatto in Germania i rapporti con gli uffici tedeschi. Ogni tanto erano costretti ad accettare un lavoro. Lo facevano per qualche settimana, poi facevano in modo di essere licenziati e via di nuovo col giochino.Storia simile quella di Fonz (Alfonso) , napoletano. Emigrato in Scozia. Un incidente ad una gamba lo rende tecnicamente invalido. Vive a spese del servizio assistenza scozzese dagli anni 80. Con lo stesso sistema dei due ragazzi calabresi. Che anche se ristretto pure li , vista la sua condizione di invalido, gli permette di sopravvivere senza dover lavorare.Quante ce ne sono state , quante ancora ce ne sono , di storie cosi in giro per l'Europa? E' per questo, per avere fatto scuola di furbizia, che non ci fidiamo degli immigrati nostrani? O è solo il disegno razzista di un governo che ha bisogno di un nemico per far crescere i consensi?La mancata assegnazione della casa in molti casi fa perdere residenza, senza la quale è impossibile ottenere lavoro regolare, oltre i documenti di identita e quindi la possibilità di accesso ai servizi. Renderli clandestini, sbattendoli in strada creerà ovvi problemi di sicurezza per gli Italiani e per tutti i cittadini. Si spera che se ne vadano? E se davvero se ne andassero ce lo possiamo permettere? Chi mungerà le mucche, chi pulirà i cessi delle stazioni, chi baderà ai vecchi, chi raccoglierà nei campi? Gli Italiani? Seee! lo voglio proprio vedere 'stò film!!






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