L'attacco alla sanità parte da molto lontano. Dal WTO che ha individuato negli anni 90, il welfare e la sanità europei come gli ultimi grandi mercati da spolpare. I governi neoliberisti si sono adeguati, ed anche quelli più a sinistra. Cosi in tutti i paesi ci sono stati tagli alla sanità (ed al welfare in generale), che è una voce di spesa molto grande per ogni paese. In Italia la cosa ha inciso di più perchè accanto a tantissime eccellenze, ci sono parti del paese, soprattutto al sud (e lo dico con grande rammarico da meridionale e da infermiere) dove la sanità è davvero inefficiente. I vari governi succedutisi hanno comunque fatto tagli lineari (in pratica alla cieca) per far quadrare i conti. Chiaramente le regioni dove la sanità funzionava ne hanno risentito di meno rispetto a quelle dove era già scadente. Quindi se nella normalità si riesce a tenere, alla prima emergenza (e il covid lo è in maniera tragica) il sistema non regge. Poi c'è un altro grandissimo colpevole. De Luca, il presidente sceriffo. Che fu eletto la prima volta garantendo che avrebbe messo a posto la sanità campana che era quasi allo sfascio. Non ha fatto niente, se non spostare ancor più i servizi dal pubblico al privato (spesso ad imprenditori dai curricula imbarazzanti!!). Intendiamoci, che una parte della sanità sia affidata al privato, ci sta, ma dipende cosa gli si affida e soprattutto a chi!! De Luca, nella prima ondata dell'epidemia, ha fatto lo sceriffo dalla faccia feroce per far rispettare il lockdown, quando praticamente il pericolo era davvero quasi inesistente, dato che i contagi in Campania erano pochissimi , per fortuna e grazie alla chiusura tempestiva del governo. Precisamente il 22 marzo c'erano 956 contagiati, che sui circa 6 milioni di abitanti fa circa lo 0,015. Insomma anche De Luca ha giocato sulla paura come Salvini. Quanto per nobili fini sta alle nostre opinioni. La colpa grave di De Luca, però, sta nel non essersi preparato alla prevedibilissima seconda ondata, su cui concordavano tutti i virologi (sul resto sono sempre in disaccordo!). Che ci fosse una mancanza di personale per aumentare i posti letti era cosa nota da tempo, visto che per 10 anni in Campania non si sono fatte praticamente assunzioni. Quando mancava il personale si chiudeva il reparto o si diminuivano o accorpavano i posti letto. Ora De Luca voleva il personale dalla Protezione Civile. E lui cosa ha fatto da maggio ad ora? In questi ultimi due mesi ho fatto da tutor a 9 colleghi giovani, di cui 8 sono stati chiamati a lavorare al nord ed uno solo qui. E questo la dice lunga. L'altra grave colpa di De Luca è quella di non aver preso provvedimenti drastici quando si è capito che i contagi si moltiplicavano drammaticamente. Eppure sapeva che la regione non avrebbe potuto reggere. Ha minacciato lanciafiamme e chiusura totale, salvo poi tirarsi indietro e chiedere al governo di farlo. Ora però chiede le dimissioni del governo perchè ha chiuso tutto, dicendo che la situazione non era poi cosi grave. Ma a questo punto c'è la grossa responsabilità della popolazione. Non ci si può scordare, infatti, che l'epidemia è ripresa soprattutto per colpa dell'irresponsabilità di troppe persone. Incitate da energumeni come Salvini che faceva campagna negazionista dicendo che la mascherina era una costrizione e che c'era una dittatura sanitaria. E che dire del prode Zangrillo, il medico del Berluska, che ha detto a luglio che il virus era "clinicamente morto"? poi ha fatto la figura di rimangiarsi tutto, ma questi medici a caccia di visibilità dovrebbero tacere perchè fanno disastri. Così ci siamo trovati spiagge affollate e discoteche stracolme nei ritrovi vip della Sardegna da dove è ripartito tutto. Ora c'è una tardiva inchiesta sulla scelleratezza della regione sarda che lascio che le discoteche aprissero, nonostante conoscessero bene i rischi.Eh si la colpa di quel morto nel cesso è di ognuno di coloro, ognuno di noi, che se ne è fregato dei comportamenti virtuosi , che ha seguito gli imbonitori come Salvini e altri irresponsabili sempre di destra. Tutti a cavalcare la stanchezza e la paura delle persone, per attaccare il governo e lucrare consenso. La realtà li ha colpiti come un cazzotto ed ora tacciano, vergognosamente silenti quando dovrebbero chiedere almeno scusa. Ma si sa questa è gente senza coscienza e senza dignità. Puntare ora il dito per accusare gli operatori sanitari di malasanità non è accettabile. Perchè , bene o male, fra incertezze ed incapacità. tra mancanze ed errori, medici, infermieri, operatori sanitari stanno rischiando la pelle per curare e salvare anche persone che non lo meriterebbero affatto perchè si sono contagiati per loro responsabilità ed hanno infettato altri.
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