L'enorme ipocrisia di parlamentari che usano e abusano di droghe, leggeri e pesanti, ma hanno la facciaculaggine di votare una legge che inasprisce le sanzioni per il consumo di droghe...ovviamente per i comuni cittadini. |
Credo sia nota a tutti la vicenda delle Iene che, con un sotterfugio hanno fatto dei test antidroga a 50 parlamentari scelti a caso, tra maggioranza ed opposizioni. Si è scatenato un putiferio, per il "furto" di dati e notizie personali, fino a che il garante della privacy, ha bloccato la messa in onda delle trasmissione che avrebbe dovuto rendere noti al pubblico i parlamentari sottoposti al test. le Iene hanno fatto uno scoop pubblicitario enorme, le immagini del prelievo dei test non sono andate in onda,. le Iene hanno fatto lo stesso la trasmissione sull'argomento, dicendo che i test erano anonimi, nel senso che non era possibile accostare il singolo test a quel dato parlamentare. La "ricerca" era a fini statistici. E i risultati sono comunque usciti sul giornale. Su 50 parlamentari 12 sono risultati positivi, 8 alla canapa, quattro alla cocaina. Anche se il campione è risicato, non scientifico, risulta che il 2 % dei nostri rappresentanti usa droghe, nel dettaglio il 16 % la canapa, l'8 % alla cocaina. Ben al disopra della popolazione normale. colpa del campione esiguo e non rappresentativo o i parlamentari sono una banda di tossici. Assieme a questo servizio le Iene hanno mandato in onda una serie di interviste, sempre a dei parlamentari, con risposte davvero imbarazzanti. Sono state chieste cose del tipo "Cosa è la Consob?", "Chi è Mandela?", "Che ne pensa del Darfour?". La Gardini, portavoce di FI, è rimasta basita sulla domanda della Consob. un Altro ha risposto come se il Darfour fosse il Fastfood, un terzo pronunciava Afghanistan come "Affaghistan", con un risultato davvero esilarante. Mandela è stto scambiato per un brasiliano. La vicenda dei test antidroga, è sicuramente un abuso. Non è ammissibile che, si ottengano informazioni personali tramite dei raggiri. Immaginate cosa succederebbe se tale sistema fosse applicato da un datore di lavoro verso i dipendenti per licenziarli, o verso chiunque abbia un certa visibilità per poi sbatterlo su un giornale come "mostro" di turno esponendolo alla gogna. La democrazia le libertà, alcuni diritti individuali garantiti dalla costituzione, si difendono per tutti, non solo per chi ci è simpatico. Altrimenti non avrebbe più senso parlare di democrazia. Personalmente non mi scandalizzerei manco per il fatto che qualche parlamentare usi droghe. Dovrebbe rientrare nella sua sfera privata. In tal senso fanno molto più scandalo le risposte date su Darfour o sulla Consob, che dimostrano il grado di cultura, preparazione, informazione di coloro che ogni giorno si siedono a decidere delle nostre vite. Come fa una Gardini a votare una finanziaria se manco sa cos'è la Consob, per cui non saprà quali sono i meccanismi che regalano il mercato, cosa significa se aumenta o diminuisce il PIL o robette del genere. Quanto alla vicenda droga essa mette a nudo la totale ipocrisia dei nostri rappresentati, che tra uno spinello ed una sniffato, tra un bicchiere e una canna, legiferano pesantemente sulla droga, stabilendo l'arresto anche per il consumo, come fa la Fini Giovanardi, ultima sciagurata legge in materia. Del resto il connubio droga politica non è certo nuovo. Fu fatta qualche anno fa una serie di prelievi nei bagni dell'europarlamento, e le tracce residue di cocaina risultarono abbondantissime. Quanto all'Italia, per stare alle vicende più recenti, non si può non ricordare l'arresto di tale Martello, che entrava ed usciva dal ministero delle finanze, dove siedeva Miccichè come sottosegretario. Martello entrava ed usciva con un passi del ministero. Miccichè disse di conoscerlo solo perchè in Sicilia il martello glia aveva fatto un po' di campagna elettorale. ma stranamente sono state ritrovate delle multe prese da martello sotto l'abitazione di Miccichè. Poi c'è la vicenda dell'on Colombo, anziano senatore ex DC, la cui scorta fu trovata in possesso di un sacchetto di cocaina. Colombo scagionò la scorta dicendo che la coca era sua, ma disse di usarla per scopi terapeutici. Quali siano gli effetti terapeutici della coca, saremmo curiosi di saperlo. Queste vicende sono relative al precedente governo, i due onorevoli vivono beati e tranquilli, nessuna conseguenza per loro. Uno di noi magari sarebbe ancora in galera. E da questa vicenda, come detto, viene fuori la completa ipocrisia, l'assoluta autoreferenzialità della nostra classe politica. Prendiamo Miccichè. Egli fa parte di FI, uno schieramento che si battuto quasi compattamente per la legge Fini sulla droga. Sostenendo che bisognava punire pure il consumo, per dare un segnale, per far vincere la cultura dell'illiceità della droga, contro il "permissivismo" della sinistra. Io personalmente sono contro il proibizionismo, legalizzerei e liberalizzerei quasi tutte le sostanze, non fosse altro per il fine pratico di sottrarre tale ricchissimo mercato alla mafia, che lo controlla totalmente. Posso però comprendere alcune ragioni del proibizionismo e anche se non concordo, so bene che alcuni pensano che la droga sia "il male assoluto" in perfetta buonafede. Ma ci aspettiamo, ci aspetteremmo, come minimo che chi è a favore del proibizionismo e ritiene il consumo un atto illecito non si droghi ma nel caso di Miccichè è presumibile che, finito di trattare con Martello, si facesse una bella sniffata, poi entrava in aula a votare a favore di una legge che sanciva l'arresto per alcune categorie di consumatori. Tipico esempio di ipocrisia totale, anzi di facciaculaggine estrema. Non so voi ma io per questo cose mi incazzo di brutto. E l'ipocrisia è un tratto ormai tipico della classe politica. Sulle pensioni un pò tutti sostengono che bisogna ritoccarle, chiaramente a danno dei pensionati, perchè la vita media si è allungata, il sistema non regge e bla bla bla...Ma contemporaneamente si votano aumenti per le LORO pensioni che godono di un regime talmente favorevole da far gridare allo scandalo. Parimenti votano e ce la menano sulla famiglia ma molti dei leader che siedono in parlamento sono conviventi, divorziati, mantengono più di una famiglia. Esempi? Berlusconi sposato due volte. Fini vive con una divorziata. Casini è divorziato e convive con altra donna da cui ha avuto delle figlie. E questi sono i tre leader dello schieramento che dice di battersi non per la famiglia, ma addirittura per la sua "sacralità" . Sono contro le coppie di fatto. Se fosse possibile voterebbero per l'abolizione del divorzio. Ovviamente sempre nel nome della sacralità della famiglia....quella degli altri!! L'uomo si sa spesso non brilla per la sua coerenza, e forse una coerenza assoluta spesso è un difetto, per al cambiare del contesto, pare ovvio cambiare idea. Ma questa è cosa ben diversa. Passi anche per le pensioni e la famiglia. Ma chi si sniffa la coca, con quale coraggio vota per l'arresto per i semplici consumatori? Lo può fare credo, temo solo perchè sicuro dei sui privilegi, di appartenere ad una casta di individui oramai completamente "legibus soluti". Per cui se da una parte il gesto delle Iene è da condannare con decisione, il problema politico posto da quell'inchiesta è sul tappeto e meriterebbe delle risposte chiare e serie. Un cittadino ha il diritto di sapere se manda in parlamento un tossico, uno che sta fuori di testa perchè sniffa coca. Ognuno nel suo privato è libero di fare ciò che crede. Ma non affideremmo un autobus o un aereo ad un tizio che è possibile che sieda alla guida in stato di alterazione. Perchè mai dovremmo affidare la nostra vita, la possibilità di essere arrestati a dei tizi la cui sanità mentale è in discussione? Già sopportiamo ormai che in parlamento siedano inquisiti e condannati anche per reati molto gravi. A questo ci aggiungiamo una folta schiera di cocainomani, quale fiducia può avere il cittadino nelle sue istituzioni? quale credibilità hanno ancora per legiferare sulle nostre vite e decidere delle nostre sorti? Per chiudere avrete notato che quando parlo di droga mi riferisco alla cocaina, perchè la canapa, o marijuana, non è droga tale da mettere in discussione la sanità mentale di chicchessia. molto meno pericolosa dell'alcol, risulta illegale semplicemente per un pregiudizio culturale, costruito ad arte e per interessi precisi (vedi), oltre che per l'ipocrisia dei proibizionisti che in questa vicenda viene fuori in tutta la sua potenza. giuseppe galluccio 13/10/06 Per approfondimenti leggi QUI e QUI |