News: A PROPOSITO DI BRIATORE
(Categoria: ITALIA)
Inviato da ferocibus70
sabato 15 settembre 2007 - 00:03:36





Mastella a proposito del viaggio aereo a scrocco  ha dichiarato: "Sono qui per salutare l'amico Briatore".
L'amico Briatore
ha una condanna  in primo grado ad 1 anno e 6 mesi a Bergamo e a 3 anni a Milano, accusato   di essere a capo di quello che i giudici chiamarono il gruppo di Milano che aveva il delicato compito di agganciare clienti di fascia alta e di truffarli (vedi).



Mastella a proposito del viaggio aereo a scrocco  ha dichiarato: "Sono qui per salutare l'amico Briatore" .
Come fosse una cosa normale che un ministro della Repubblica si rechi a salutare un pluripregiudicato, dall'oscuro passato. Che senso dello Stato avrà mai uno che fra le sue frequentazioni annovera pregiudicati?
Eh si, perchè forse non tutti lo sanno ma Briatore ha un paio di condanne passate, una fuga all'estero per sottrarsi alla galera, un paio di bombe fattegli saltare vicino casa. Insomma io, ma penso molte persone normali e perbene eviteremmo accuratamente di frequentare gente simile. magari anche solo per paura.
Mastella invece lo chiama "l'amico Briatore".
Ma l'antipolitica ovviamente è Grillo, non Mastella. Ma qui non basta manco un vaffanculo gigante, ci vogliono i calci al sedere veri, non metaforici. Ma che cristo, questi ti levano pure la forza di indignarti tanta è la facciaculaggine.
Anch'io ho criticato il "qualunquismo" di Grillo, ma forse ha ragione lui, forse bisogna radere al suolo tutto questo sistema e accada quello che deve accadere. Non se ne può più.
Da parte sua Briatore c'ha pure un sito (http://www.flaviobriatore.it/ ), in cui la   volgarità, l'arroganza, sono palesi. Ho provato un moto di schifo, ma sul serio nel leggere le farneticazioni di questo delinquente che dovrebbe stare in galera, ma in questo paese viene citato a modello e riverito anche dai potenti. Insomma lo schifo ci sta sommergendo e nessuno sembra voler metterci un argine.
Ma che paese siamo?

giuseppe galluccio 14/9/07


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La biografia di Flavio Briatore da : http://it.wikipedia.org/wiki/Briatore


briatore.jpgBriatore è nato a Verzuolo, in provincia di Cuneo, da insegnanti di scuola elementare. Diplomatosi con voti piuttosto bassi come geometra, lavorò come istruttore di sci e gestore di ristoranti. Quando ne aprì uno proprio lo chiamò con il suo stesso soprannome, Tribüla, derivato dalla sua capacità di superare gli ostacoli per ottenere ciò che vuole. Alla fine però il ristorante dovette chiudere.
Dopo aver fatto il piazzista di polizze assicurative a Saluzzo e dintorni, esordì nel mondo dell'imprenditoria a Cuneo, collaborando con un finanziere locale e costruttore edile, Attilio Dutto, che aveva rilevato la Paramatti vernici, ex azienda di Michele Sindona. Il 21 marzo del 1979, Attilio Dutto venne assassinato a Cuneo con una bomba collegata all'accensione della sua auto (l'omicidio fece un grosso scalpore nella tranquilla cittadina piemontese); La verità su quel botto del 1979 non si è mai saputa, ma si dice che avesse pestato i piedi in Costa Azzurra a qualcuno di importante. Da questo momento, però, comincia l'escalation di Briatore.
Briatore si spostò a Milano dove iniziò a frequentare la Borsa. Lì conobbe Achille Caproni (Caproni Aeroplani) e divenne consulente della Cgi (Compagnia generale industriale), sua holding. Poco dopo, la Paramatti, acquistata nel frattempo da Caproni sotto consiglio dello stesso Briatore, ebbe un "crac" e il pacchetto azionario della Cgi fu venduto alla statale Efim. Diverse società del gruppo fallirono, gli operai finirono in cassa integrazione e banche e creditori rimasero con un buco di 14 miliardi di lire.
Per un certo periodo, poi, Briatore si presentò in pubblico come discografico.
Briatore fu in seguito condannato in primo grado ad 1 anno e 6 mesi a Bergamo e a 3 anni a Milano. Fu accusato infatti di essere a capo di quello che i giudici chiamarono il gruppo di Milano che aveva il delicato compito di agganciare clienti di fascia alta e di truffarli. L'attività si interruppe con una retata, una serie di arresti, un'inchiesta giudiziaria ed un paio di processi che coinvolsero tra gli altri l'amico Emilio Fede, assolto per insufficienza di prove. A cadere nella rete furono alcuni nomi importanti tra cui l'imprenditore Teofilo Sanson, il cantante Pupo, l'armatore Sergio Leone, l'ex vicepresidente di Confindustria Renato Buoncristiani e l'ex presidente di Confagricoltura Giandomenico Serra. Briatore non fece un solo giorno di carcere poiché si rifugiò per tempo a Saint Thomas, nelle Isole Vergini, per poi tornare in Italia dopo un'amnistia.
L'amicizia con Luciano Benetton gli permise, nonostante la latitanza, di aprire alle Isole Vergini qualche negozio Benetton e di fare rapidamente carriera nel gruppo di manager dell'azienda di Ponzano Veneto.
All'inizio degli anni novanta prese in mano la scuderia Benetton di Formula 1, creata nel 1986 da Davide Paolini e Peter Collins sulle ceneri della Toleman. Nel 1994 e nel 1995 vinse il mondiale con Michael Schumacher come pilota. Grazie a questa straordinaria vetrina la Benetton ottenne una copertura pubblicitaria molto importante.
Briatore è il proprietario di due note discoteche, il Billionaire di Porto Cervo e il Twiga di Marina di Petrasanta in Versilia, sedi di molte sue chiacchierate frequentazioni femminili come ad esempio quelle con Naomi Campbell, Adriana Volpe, Heidi Klum ed Elisabetta Gregoraci. Dalla relazione con la Klum è nata nel maggio 2004 l'unica figlia di Briatore, Leni.
Fu di nuovo coinvolto da inchieste giudiziarie: nel novembre del 2003 il P.M. di Potenza Woodcock chiese la custodia cautelare di Briatore nell'ambito di una inchiesta che coinvolse molti Vip con un sottobosco di pressioni indebite con ambienti ministeriali, ma il Gip di Potenza emise una sentenza di incompetenza per territorio.

Leggete anche la storia più dettagliata tratta dal libro di G. Barbacetto "Campioni d'Italia":

http://www.societacivile.it/focus/articoli_focus/Briatore.html







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