News: FABBRICARE UN NEMICO
(Categoria: 11 /9)
Inviato da ferocibus70
giovedì 27 settembre 2007 - 22:51:24

Uno dei principali obiettivi della propaganda di guerra è "fabbricare un nemico". Mentre cresce il sentimento contro la guerra e vacilla la legittimità dell'amministrazione Bush, i dubbi riguardo all'esistenza di un "nemico esterno" devono essere fugati.


E' l'amministrazione Bush, e non Baghdad, a sostenere al Qaeda
di Michel Chossudovsky 28 gennaio 2003


Uno dei principali obiettivi della propaganda di guerra è "fabbricare un nemico". Mentre cresce il sentimento contro la guerra e vacilla la legittimità dell'amministrazione Bush, i dubbi riguardo all'esistenza di un "nemico esterno" devono essere fugati.
Mentre si avvicina la data della programmata invasione dell'Iraq, l'amministrazione Bush ed il suo fedele alleato britannico hanno moltiplicato gli "avvertimenti" di futuri attacchi terroristici di al Qaeda. Il nemico deve apparire genuino: vengono impiantate nella catena dell'informazione migliaia di storie ed editoriali che collegano al Qaeda al governo di Baghdad. Colin Powell ha enfatizzato tale relazione nella sua introduzione al World Economic Forum di Davos in gennaio. L'Iraq viene casualmente presentato nelle dichiarazioni ufficiali e nei media come "un paradiso per la rete del terrore ed i suoi fornitori":
"L'amministrazione Bush sta accumulando le prove che sono ancora fortemente trattenute che non è un caso che i gruppi terroristi dell'universo di al Qaeda abbiano scelto come armamenti i veleni, i gas e gli ordigni chimici che sono armi che portano la firma del regime iracheno".

1 In tale contesto la propaganda si propone di coprire la verità ed eliminare le prove di come al Qaeda di Osama bin Laden è stata fabbricata e trasformata nel "Nemico numero uno".
Nel frattempo le "operazioni antiterrorismo" dirette contro i musulmani, inclusi gli arresti di massa arbitrari, sono stati incrementate. Negli USA le misure di emergenza sono contemplate in caso di guerra. I media ufficiali sono occupati a preparare l'opinione pubblica. Viene detto che una "emergenza nazionale" è giustificata perché "l'America è sotto attacco":
"gli USA e gli interessi occidentali nel mondo occidentali devono essere preparati per attacchi di rappresaglia delle cellule dormienti un attimo dopo che lanciamo un attacco all'Iraq".

2 Difesa della patria - Le procedure di emergenza sono già pronte. Al Segretario della Homeland Defence, il cui mandato è di "salvaguardare la nazione dagli attacchi terroristici", è già stata garantita l'autorità per "prendere il controllo di un'emergenza nazionale", che implica di fatto l'istituzione di un governo militare. Il Northern Command a sua volta sarebbe messo a capo delle operazioni militari nel teatro USA di "guerra al terrorismo".

Il programma di vaccinazione contro il vaiolo - Nel contesto di queste misure di emergenza sono già in corso i preparativi per la vaccinazione di massa contro il vaiolo in risposta ad una presunta minaccia di attacco con armi biologiche sul suolo USA. Il programma di vaccinazione, che è stato oggetto di una intensa propaganda dei media, sarebbe lanciato con il solo scopo di creare un'atmosfera di panico tra la popolazione:
"Alcuni individui infetti con un blocco di biglietti aerei, oppure di autobus, potrebbero spargere l'infezione del vaiolo attraverso il paese, attivando un'epidemia di vaste proporzioni . . . . Non è inconcepibile che la Corea del Nord o l'Iraq possano avere il vaiolo in laboratori nascosti e passare il mortale agente ai terroristi".

3 L'agenda nascosta è chiara come il cristallo. Come meglio discreditare il movimento contro la guerra e mantenere la legittimazione dello stato? Creare le condizioni che instillino la paura e l'odio, presentare i governanti come "guardiani della pace", impegnati ad estirpare il terrorismo ed a preservare la democrazia. Nelle parole del Primo Ministro britannico Tony Blair, echeggiante quasi parola per parola i dispacci della propaganda USA:
"Credo sia inevitabile che presto ci proveranno in qualche modo,... 'Penso possiamo vedere le prove dai recenti arresti che la rete terrorista è qui ed in giro per il resto dell'Europa, per il resto del mondo... La cosa più paurosa su questa gente è la possibile commistione di fanatismo e di tecnologia capace di portare sul bersaglio distruzione di massa'".

4 Gli arresti di massa - Gli arresti di massa di individui di origine mediorientale dall'11 settembre 2001 su accuse strombazzate non sono motivate da considerazioni di sicurezza. La loro principale funzione è di fornire "credibilità" alla campagna di paura e propaganda. Ogni arresto, ampiamente pubblicizzato dai media ufficiali, ripetuto giorno dopo giorno per "dà un volto" al nemico invisibile. Serve anche a nascondere il fatto che al Qaeda è una creatura della CIA. Il "Nemico Numero Uno" non è un nemico ma uno strumento.
In altre parole, la campagna della Propaganda realizza due importanti funzioni.
Primo, deve assicurare che il nemico venga considerato una minaccia reale.
Secondo, deve distorcere la verità, cioè deve nascondere "la relazione" tra questo "nemico fabbricato" ed il suo creatore nell'apparato militare e di intelligence.
In altre parole, la natura e la storia di al Qaeda di Osama bin Laden e delle brigate islamiche sin dalla guerra sovietico-afghana deve essere soppressa perché se comincia a gocciolare presso il grande pubblico, la legittimazione della cd "guerra al terrorismo" crolla come un castello di carte. E durante questo processo viene minacciata la legittimazione dei principali attori politici e militari.

Lo scandalo della "previa conoscenza dell'11/9" - Il 16 maggio 2002 i tabloid di New York rivelarono che "il Presidente Bush era stato avvertito di un possibile dirottamento prima degli attacchi terroristici" e non aveva agito.

5 La campagna di disinformazione era visibilmente bloccata dalle crescenti prove dei collegamenti CIA-Osama. Per la prima volta dall'11/9 i media ufficiali hanno accennato alla possibilità di una copertura dei più alti livelli dell'apparato statale USA.
L'agente dell'FBI Coleen Rowley, che ha soffiato sull'FBI, ha giocato un ruolo chiave nel far scatenare la crisi. Il suo controverso memorandum al Direttore dell'FBI Robert Mueller ha puntato sull'esistenza di "deliberati ostacoli" all'indagine sugli attacchi dell'11 settembre:
"Pochi minuti dopo gli attacchi dell'11/9 la SSA [David Frasca, Direttore dell'unità radicali fondamentalisti dell'FBI] disse 'questo probabilmente è stato tutto solamente una coincidenza' e che non dovevamo fare nulla finché non ne avremmo avuto il permesso, perché potevamo far saltare qualcosa d'altro che era in corso altrove nel paese"6
In risposta ad un'imminente crisi politica, la campagna di paura e disinformazione entrò in quinta marcia. La catena delle notizie venne improvvisamente inondata da rapporti ed avvertimenti di "futuri attacchi terroristici". Una dichiarazione dalle parole studiate accuratamente (visibilmente intesa a diffondere paura) del Vicepresidente Dick Cheney contribuì a preparare la scena:
"Penso che le prospettive di futuri attacchi negli USA siano quasi una certezza... Potrebbe accadere domani, potrebbe accadere la prossima settimana, potrebbe accadere l'anno prossimo, ma loro continueranno a provarci. E noi dobbiamo essere preparati".

7 Quello che Cheney stava realmente dicendoci è che la nostra "attività di intelligence", che noi abbiamo creato, colpirà ancora. Ora, se questa "creatura della CIA" stava pianificando nuovi attacchi terroristici, ci si aspetterebbe che la CIA sia la prima a saperlo. Con ogni probabilità la CIA controlla anche i cd "avvertimenti" emanati da fonti della CIA stessa di "futuri attacchi terroristici" negli USA e nel mondo.

La struttura uniforme della propaganda - Dopo un accurato esame dei rapporti di notizie su reali, "possibili" o "futuri" attacchi terroristici  si nota che la campagna di propaganda esibisce una struttura uniforme. Simili concetti appaiono simultaneamente in centinaia di rapporti dei media:
.       Essi si riferiscono a "fonti affidabili", un crescente volume di prove, cioè governo, intelligence o FBI.
.        Essi invariabilmente indicano che i gruppi terroristi coinvolti hanno "legami con bin Laden" o al Qaeda o sono "vicini a bin Laden".
.       I rapporti spesso indicano alla possibilità di attacchi terroristici, "presto o tardi" o "nei prossimi due mesi".
.       I rapporti spesso sollevano il tema dei cd "bersagli facili", indicando la probabilità di vittime civili.
.       Essi indicano che futuri attacchi terroristici potranno aver luogo in diversi paesi alleati (comprese Gran Bretagna, Francia, Germania) nei quali l'opinione pubblica è fortemente contrari alla guerra al terrorismo degli USA.
.       Essi confermano la necessità per gli USA ed i loro alleati di iniziare azioni "preventive" dirette contro tali diverse organizzazioni terroriste e/o i governi stranieri che danno rifugio ai terroristi.
.        Essi spesso puntano sulla probabilità che questi gruppi terroristi posseggano WMD, comprese armi biologiche e chimiche (ed anche armi nucleari). Vengono anche menzionati i collegamenti all'Iraq ed agli "stati canaglia" (discussi nella Parte I).
.       Gli avvertimenti includono anche avvertimenti riguardanti "attacchi sul suolo USA", attacchi contro civili in città occidentali.
.       Essi indicano gli sforzi intrapresi dalle autorità di polizia per catturare i presunti terroristi.
.       Gli individui arrestati praticamente in tutti i casi sono musulmani e/o di origine mediorientale.
.        I rapporti vengono anche usati per giustificare la legislazione della Homeland Security e la "schedatura etnica" e gli arresti in massa di presunti terroristi.
Questo schema di disinformazione nei media occidentali applica le solite frasi accattivanti e ritornelli. (V. gli estratti stampa qui sotto. Le frasi rilevanti per far presa sono indicate in corsivo):
"I rapporti pubblicati, assieme alle nuove informazioni ottenute da fonti di intelligence e militari USA, indicano un crescente volume di prove che terroristi associati e/o vicini a Osama bin Laden stanno pianificando un importante attacco sul suolo USA.
Sono obiettivi anche i paesi alleati che si sono uniti alla caccia mondiale alle cellule radicali musulmane votate allo scatenare nuove ondate di attacchi terroristici. ... L'attivazione da parte del governo USA di forze antiterrorismo arriva mentre l'FBI emette il 14 nov. l'avvertimento che un nuovo "spettacolare" attacco terroristico potrebbe essere prossimo, presto piuttosto che tardi. ...
Altrove, il governo australiano ha emesso un avvertimento senza precedenti ai propri cittadini che terroristi di al Qaeda potrebbero lanciare attacchi entro i prossimi due mesi.

8 Sebbene il Direttore della CIA George Tenet abbia detto in una recente testimonianza al Congresso che "un tentativo di condurre un altro attacco sul suolo USA è certo", una terna di ex alti funzionari della CIA ha dubitato della possibilità di qualsiasi "spettacolare" attacco sul suolo USA.

9 "I tedeschi sono nervosi dall'epoca degli attacchi terroristici negli Stati Uniti, per paura che il loro paese sia un bersaglio maturo per il terrorismo. Diversi dei dirottatori degli attacchi dell'11 sett. hanno programmato le loro mosse ad Amburgo.

10  "Il 18 dic. un alto funzionario governativo, parlando a condizione dell'anonimato, ha informato i giornalisti sull''elevata probabilità' che 'presto o tardi' avvenga un attacco terroristico. ... ha nominato alberghi e centri commerciali some potenziali 'facili bersagli'... Il funzionari ha anche specificamente menzionato: un possibile attacco chimico nella metropolitana di Londra, la contaminazione con il vaiolo, l'avvelenamento delle riserve idriche ed attacchi contro "bersagli da cartolina" come il Big Ben e il Canary Warf".
L'allarme "presto o tardi" seguiva un avvertimento dell'Home Office della fine di novembre che diceva che radicali islamici potrebbero usare bombe atomiche sporche o gas venefico per infliggere enormi perdite nelle città britanniche. Anche questo ottenne grandi titoli ma l'avvertimento venne velocemente ritratto per paura che potesse causare panico nel pubblico.

11 Il messaggio di ieri era che questi terroristi, comunque sconosciuti, ci stanno provando, e, prima o poi, potrebbero passare attraverso le difese di Londra. Essa è una città dove decine di migliaia di persone,... Gli esperti hanno detto ripetutamente che il Regno Unito, con il suo forte sostegno agli USA ed alla loro guerra al terrorismo, è un obiettivo genuino e realistico per i gruppi terroristi, compresa la rete di al Qaeda guidata dalla mente dell'11 settembre Osama bin Laden.

12 Citando Margaret Thatcher: "Solamente l'America ha la capacità ed i mezzi per trattare con Osama bin Laden o Saddam Hussein o gli altri malvagi psicopatici che prima o poi gli si troveranno davanti".

13 Secondo un recente allarme del Dipartimento di Stato USA "L'aumentata sicurezza alle installazioni ufficiali USA ha portato i terroristi a cercare obiettivi più facili come aree residenziali, club, ristoranti, luoghi di preghiera, alberghi, scuole, eventi ricreativi all'aperto, villaggi, spiagge ed aeroplani".

14 Attacchi terroristici reali - Per essere "efficace" la campagna di disinformazione e paura non può affidarsi solamente ad inconsistenti "avvertimenti" di futuri attacchi, essa richiede anche fatti di terrorismo "reali" o "incidenti" che forniscano credibilità ai piani di guerra dell'amministrazione. La propaganda si appoggia sulla necessità di implementare "misure di emergenza" come anche di implementare azioni militari di rappresaglia.
Lo scatenamento di "incidenti come pretesto per la guerra" è parte delle ipotesi del Pentagono. Nei fatti è una parte integrale della storia militare USA.

15 Infatti, nel 1962 il Capo degli Stati Maggiori riuniti aveva ideato un piano segreto intitolato "Operatione Northwoods' per per provocare deliberatamente delle vittime civili per giustificare l'invasione di Cuba:
"Possiamo far esplodere una nave USA nella Baia di Guantanamo ed incolpare Cuba", "Possiamo sviluppare una campagna di terrore comunista cubano nell'area di Miami, in altre città della Florida e persino a Washington" "le liste delle vittime nei quotidiani USA provocherebbero un utile ondata di indignazione nazionale". (V. il documento declassificato Top Secret 1962 titolato "Justification for U.S. Military Intervention in Cuba"

16 (V. Operation Northwoods at
http://www.globalresearch.ca/articles/NOR111A.html  ).
Non vi è alcuna prova che il Pentagono o la CIA abbiano giocato un ruolo diretto nei recenti attacchi terroristici. Gli ultimi erano stati intrapresi da organizzazioni (o da cellule di queste organizzazioni) che operano abbastanza indipendentemente, con un certo grado di autonomia. Tale indipendenza è nella tipica natura di una operazione coperta di intelligence. L'"attività di intelligence" non è in contatto diretto con i suoi sponsor nascosti. Essa non è necessariamente a conoscenza del ruolo che svolge per conto dei suoi sponsor dell'intelligence.
La questione fondamentale è: chi c'è dietro di loro? Attraverso quali fonti sono stati finanziati? Quale è la sottostante rete di legami?
Un recente (2002) documento classificato abbozzato per indirizzare il Pentagono "richiede la creazione di un cd 'Gruppo operazioni Proattive e Preventive' (P2OG) per lanciare operazioni segrete mirate a "stimolare reazioni" tra i terroristi e gli stati che posseggono armi di distruzione di massa, cioè, per esempio, spingere all'azione cellule terroriste ed esporsi ad attacchi di "pronta risposta" da parte delle forze USA".

17 L'iniziativa P2OG non è niente di nuovo. Essa sostanzialmente amplia un esistente apparato di operazioni coperte. E' ampiamente documentato che la CIA ha sostenuto gruppi terroristi dall'era della Guerra Fredda. Questo "spingere le cellule terroriste" con operazioni coperte di intelligence spesso richiede l'infiltrazione e l'addestramento di gruppi radicali collegati ad al Qaeda.
Il supporto segreto da parte dell'apparato militare e di intelligence USA è stato convogliato alle varie organizzazioni terroriste islamiche attraverso una complessa rete di intermediari e satelliti dell'intelligence. Inoltre, numerose dichiarazioni ufficiali e rapporti di intelligence confermano collegamenti recenti (nell'era post Guerra Fredda) tra le unità militari di intelligence USA ed operativi di al Qaeda, come è accaduto in Bosnia (metà anni '90), Kosovo (1998-99) e Macedonia (2001).

18 Il Comitato del Partito Repubblicano al Congresso USA in un rapporto del 1997 indica l'aperta collaborazione tra i militari USA ed operativi di al Qaeda durante la guerra civile in Bosnia.

19 (V. US Congress, 16 January 1997,
http://www.globalresearch.ca/articles/DCH109A.html  )
Legami tra Al Qaeda ed il servizio informazioni militare del  Pakistan (ISI) - E' veramente rivelante che praticamente in tutti i fatti di terrorismo post 11/9 venga detto che l'organizzazione terrorista ha "legami con al Qaeda di Osama bin Laden". Questo è in stessa una parte cruciale dell'informazione. Naturalmente, il fatto che al Qaeda è una creatura della CIA non è né menzionata nei rapporti della stampa né ritenuta rilevante.
I  legami di queste organizzazioni terroriste (particolarmente di quelle in Asia) con l'intelligence militare del Pakistan (ISI) viene riconosciuto in pochi case dalle fonti ufficiali e nei dispacci di stampa. Confermato dal Council on Foreign Relations (CFR), si dice che alcuni di questi gruppi hanno collegamenti con l'ISI pakistano senza identificare la natura di tali collegamenti. Non c'è bisogno di dire che questa informazione è fondamentale per identificare i mandanti di questi attacchi terroristici. In altre parole, viene detto che l'ISI sostiene queste organizzazioni terroriste mentre allo stesso tempo mantiene stretti legami con la CIA.

L'attentato di Bali (ottobre 2002) - L'attentato di Bali nella località balneare di Kuta è risultato in quasi 200 morti, soprattutto turisti australiani. Si è detto che l'attentato è stato perpetrato dal Jemaah Islamiah, un gruppo che opera in diversi paesi dell'Asia Sudorientale. Resoconti stampa e dichiarazioni ufficiali puntano agli stretti legami tra il Jemaah Islamiah (JI) e al Qaeda. Il "capo operazioni" del JI è Riduan Isamuddin, alias Hambali, un veterano della guerra sovietico-afghana che è stato addestrato in Afghanistan e Pakistan. Secondo un rapporto dell'UPI:
"La guerra [sovietico-afghana] ha procurato le opportunità per figure chiave di questi gruppi, che andarono in Afghanistan, di provare in prima persona la gloria della jihad. Molti dei radicali detenuti a Singapore ed in Malesia hanno ricevuto la loro ispirazione ideologica dalle attività dei mujahideen in Afghanistan e Pakistan" .

20 Ciò che il rapporto non menziona è che l'addestramento dei mujahideen in Afghanistan e Pakistan era un'iniziativa sponsorizzata dalla CIA lanciata nel 1979 sotto il Presidente Jimmy Carter utilizzando come tramite l'ISI pakistano.
Collegamenti del JI all'intelligence militare indonesiano
Vi sono indizi che, oltre ai suoi presunti collegamenti con al Qaeda, il Jemaah Islamiah ha pure collegamenti con l'intelligence militare indonesiano, che a sua volta ha collegamenti con la CIA e l'intelligence australiano.
I collegamenti tra Ji ed il Servizio Informazioni indonesiano (BIN) sono riconosciuti dall'International Crisis Group (ICG):
"Questo collegamento [del JI con il BIN] deve essere indagato più approfonditamente: esso non significa necessariamente che l'intelligence militare stesse operando con il JI, ma solleva una questione sulla misura di quanto sapesse o se avrebbe potuto scoprire di più sulla JI di quanto abbia riconosciuto".

21 (International Crisis Group,
http://www.crisisweb.org/projects/showreport.cfm?reportid=845  , 2003)
Comunque l'ICG non menziona che l'apparato di intelligence dell'Indonesia è controllato dalla CIA da più di 30 anni.
Dopo l'attentato dell'ottobre 2002 a Bali, un contraddittorio rapporto proveniente dagli alti gradi indonesiani indicava il coinvolgimento del capo dell'intelligence indonesiano generale A. M. Hendropriyono e della CIA:
"L'agenzia ed il suo direttore, Gen. A. M. Hendropriyono, sono bene considerati dagli Stati Uniti e da altri governi. Ma qui vi sono anche alti ufficiali dell'intelligence che credono che dietro l'attentato vi sia la CIA".

22 In risposta a queste dichiarazioni, l'amministrazione Bush ha chiesto che il Presidente Megawati Sukarnoputri negasse pubblicamente il coinvolgimento degli USA negli attentati, Non venne emessa nessuna ritrattazione ufficiale. Non solo il Presidente Megawati rimase silenziosa in proposito, ma accusò anche gli USA di essere:
"una superpotenza che obbliga il resto del mondo ad andare con essa... Vediamo come l'ambizione di conquistare altre nazioni abbia portato ad una situazione nella quale non vi è più pace a meno che il mondo intero non accondiscenda alla volontà dei soli con la potenza e la forza".

23 Nel frattempo l'amministrazione Bush aveva usato gli attentati di Bali per promuovere la sua campagna di paura:
"Lunedì il Presidente Bush ha detto che egli ritiene che al Qaeda sia responsabile del mortale attentato in Indonesia e che è preoccupato per nuovi attacchi negli Stati Uniti".

24 "La notizia [riguardante l'attentato di Bali] è arrivata mentre funzionari dell'intelligence USA avvertivano che nei prossimi mesi ci si possono aspettare altri attentati come quello in Indonesia, in Europa, in estremo oriente o negli USA".

25 L'insabbiamento - I collegamenti del JI al servizio informazioni indonesiano non sono mai stati citati nell'indagine ufficiale del governo indonesiano, guidata dietro le scene dall'intelligence australiano e dalla CIA.
Inoltre, poco dopo l'attentato, il Primo Ministro australiano John Howard "ha ammesso che le autorità australiane erano state avvertite di possibili attentati a Bali ma scelsero di non dare allarmi".

26 Anche dopo gli attentati il governo australiano ha scelto di operare con il Kopassus, delle forze speciali indonesiane, nella cd "guerra al terrorismo".
Australia: "Un'utile ondata di indignazione"
Evocativo dell'Operazione Northwoods, l'attentato di Bali è servito per scatenare "un'utile ondata di indignazione".

27 Ha contribuito a muovere il pubblico australiano a favore dell'invasione USA dell'Iraq, mentre ha indebolito il movimento di protesta contro la guerra. Dopo l'attentato di Bali il governo australiano si è arruolato "ufficialmente"alla "guerra al terrorismo" guidata dagli USA. Esso non ha utilizzato gli attentati di Bali come pretesto solamente per integrarsi completamente nell'asse militare USA-GB, ha anche adottato drastiche misure poliziesche dirette contro i propri cittadini, come la "schedatura etnica":
Il Primo Ministro John Howard recentemente ha fatto la straordinaria dichiarazione che è preparato ad eseguire attacchi militari preventivi nei vicini paesi asiatici contro terroristi che pianificano di attaccare l'Australia. Le agenzie di intelligence australiane sono anche molto preoccupate sulla probabilità di un attacco di al Qaeda con armi nucleari.

28 Gli attentati al Parlamento indiano (dicembre 2001) - Gli attacchi terroristici al Parlamento indiano del dicembre 2001, che hanno contribuito a spingere l'India ed il Pakistan sull'orlo della guerra, sono stati presumibilmente eseguiti da due gruppi ribelli con base in Pakistan, il Lashkar-e-Taiba ("Esercito dei puri") ed il Jaish-e-Muhammad ("Esercito di Maometto"). I resoconti stampa hanno riconosciuto i legami di entrambe i gruppi con al Qaeda, senza comunque menzionare che essi erano direttamente sostenuti dall'ISI pakistano. Il Council on Foreign Relations (CFR) a questo riguardo conferma che:
"attraverso la sua Interservices Intelligence agency (ISI), il Pakistan ha fornito finanziamenti, armi, installazioni per l'addestramento, ed aiuto per l'attraversamento dei confini al Lashkar ed al Jaish…A molti era stato dato addestramento ideologico nelle stesse madrasas, o seminari musulmani, the hanno insegnato ai talebani ed ai combattenti stranieri in Afghanistan. Essi hanno ricevuto addestramento militare in campi in Afghanistan o in villaggi del Kashmir controllato dal Pakistan. Gruppi estremisti [sostenuti dall'ISI] recentemente hanno aperto diverse nuove madrasas in Azad Kashmir."

29 (Council on Foreign Relations at
http://www.terrorismanswers.com/groups/harakat2.html , Washington 2002)
Ciò che il CFR non cita è la cruciale relazione tra l'ISI e la CIA ed il fatto che l'ISI continua a sostenere il Lashkar, il Jaish ed il Jammu and Kashmir Hizbul Mujahideen (JKHM) militante, mentre collabora anche con la CIA. Ironicamente, confermato dagli scritti di Zbigniew Brzezinski (che è giusto membro del CFR), l'addestramento di questi "combattenti stranieri" è stata un'iniziativa della politica estera USA, lanciata durante l'amministrazione Carter nel 1979 all'inizio della guerra sovietico-afghana. Simultaneamente con l'accordo di pace di Ginevra del 1989 ed il ritiro sovietico dall'Afghanistan, l'ISI è stato strumentale nella creazione del Jammu and Kashmir Hizbul Mujahideen (JKHM) militante.

30 L'opportuno attacco al Parlamento indiano, seguito dai tumulti etnici nel Gujarat all'inizio del 2002, fu il punto culminante di un processo iniziato negli anni '80, finanziato con il denaro della droga ed assistito dall'intelligence militare del Pakistan.

Smantellare la campagna della propaganda, costruire il consenso contro la guerra - Siamo al punto critico della più seria delle crisi della storia moderna, che richiede un grado di solidarietà senza precedenti, coraggio ed impegno. La guerra dell'America, che include l'uso di armi nucleari di "primo colpo", minaccia il futuro dell'umanità.
Molte delle giustificazioni per fare questa guerra senza confini poggiano sulla legittimazione del programma antiterrorismo dell'amministrazione Bush. Quest'ultimo fa parte della campagna di propaganda, che a sua volta viene usata per ottenere il sostegno della popolazione USA per una incondizionata accettazione dell'agenda di guerra.
Negli USA, ed in tutto il mondo, il movimento contro la guerra ha guadagnato nuovo impeto. Mentre milioni di persone si sono unite contro la guerra, la campagna di paura e disinformazione dell'amministrazione Bush, affidata alle imprese dei media, è servita a sostenere la precaria legittimazione dell'amministrazione Bush.
A questa svolta critica, il movimento contro la guerra/pro democrazia deve necessariamente portarsi ad un livello più alto, che parli delle principali funzioni della macchina propagandistica dell'amministrazione. Lo scopo principale della propaganda è sostenere la legittimazione dei governanti ed assicurare che i governanti rimangano al potere.

Minare il "diritto di governare" dell'amministrazione Bush -
In altre parole, la mobilitazione del sentimento contro la guerra di per se stesso non rovescerà la marea della guerra.
Ciò di cui vi è bisogno è disputare sistematicamente la legittimazione dei principali protagonisti politici e militari, rivelare il vero volto dell'Impero Americano e sottolineare la criminalizzazione della politica estera. Infine, quello che è necessario è mettere in discussione e finalmente minare il "diritto di governare" dell'amministrazione Bush.
Rivelare le bugie dell'amministrazione Bush è la base per distruggere la legittimazione dei principali protagonisti politici e militari.
Persino se la maggioranza della popolazione è contro la guerra, ciò in se stesso non impedisce che vi sia la guerra. L'obiettivo della campagna di propaganda è di sostenere le bugie che sostengono la legittimazione dei principali protagonisti politici e militari, compresi Bush, Cheney, Rumsfeld, Ashcroft, Tenet, Armitage, la Rice e tutti gli altri. Finché il gabinetto Bush viene considerato un "governo legittimo" agli occhi del popolo e dell'opinione pubblica mondiale, che abbia o no il sostegno del pubblico esso porterà a termine il piano di invasione dell'Iraq.
In altre parole, questa legittimazione deve essere disputata. Similmente in Gran Bretagna, dove la maggioranza della popolazione è contro la guerra USA, devono essere lanciate azioni che alla fine risultino nella caduta del gabinetto Blair e nel ritiro della Gran Bretagna dalla coalizione militare degli USA.
Una condizione necessaria per portare giù i governanti è indebolire ed infine smantellare la loro campagna di propaganda. Come meglio raggiungere questo obiettivo? Scoprendo completamente le bugie dietro alla "guerra al terrorismo" e rivelando la complicità dell'amministrazione Bush nei fatti dell'11/9.
Questo è un grande inganno, è la più grande menzogna della storia USA. Il pretesto per la guerra non regge ed i governanti dovrebbero essere rimossi.
Inoltre, è importante mostrare che il "Nemico Numero Uno" è fabbricato. Gli attentati terroristici sono assolutamente reali, ma chi c'è dietro di loro? Le operazioni coperte a sostegno delle organizzazioni terroriste, inclusa la storia dei collegamenti di al Qaeda con la CIA dalla guerra sovietico-afghana, devono essere completamente rivelati perché essi sono in relazione diretta con l'ondata di attentati terroristici che si sono verificati dall'11 settembre, dei quali si è detto che sono tutti collegati ad al Qaeda.
Per rovesciare la marea è necessaria la diffusione delle informazioni a tutti i livelli, che neutralizza la campagna di propaganda.
La verità distrugge e mette in ombra le menzogne.
E la verità è che l'amministrazione Bush di fatto sostiene il terrorismo internazionale come pretesto per fare la guerra all'Iraq.
Una volta che la verità venga compresa completamente, la legittimazione dei governanti crollerà come un castello di carte. Ma possiamo raggiungere questo obiettivo solamente contrastando efficacemente la campagna di propaganda ufficiale.
La forza ed il successo dei grandi raduni contro la guerra negli USA, nell'Unione Europea ed in tutto il mondo dovrebbero gettare le fondamenta di una rete permanente composta da decine di migliaia di comitati locali contro la guerra nei quartieri, nei luoghi di lavoro, nelle parrocchie, nelle scuole, nelle università ecc. Alla fine è attraverso questa rete che la legittimazione di coloro che "governano in nostro nome" sarà disputata.
Per far deragliare i piani di guerra dell'amministrazione Bush ed incapacitare la sua macchina della propaganda nei prossimi mesi dobbiamo raggiungere i nostri concittadini in tutto il paese, negli USA, in Canada ed in tutto il mondo, i milioni di persone comuni che sono state ingannate sulle cause e le conseguenze di questa guerra, per non dire delle implicazioni della legislazione della Homeland Security dell'amministrazione Bush, che sostanzialmente pone le basi per la costruzione di uno stato di polizia.
Questa iniziativa richiede la diffusione di informazioni in un'ampia rete di associazioni di base, con lo scopo di indebolire ed infine invalidare la macchina della propaganda dell'amministrazione Bush. 
Quando le menzogne, incluse quelle riguardanti l'11 settembre, vengono completamente rivelate e comprese da tutti, la legittimazione dell'amministrazione Bush sarà distrutta, il Grande Fratello non avrà gambe sulle quali sostenersi, nessuna guerra della quale nutrirsi. Mentre questo non necessariamente risulterà in un fondamentale e significativo "cambio di regime" negli USA, un nuovo "consenso antiguerra" sarà emerso, ed alla fine preparerà il terreno per una più ampia lotta contro il Nuovo Ordine Mondiale e la ricerca del dominio globale da parte  dell'Impero Americano.
 
da: http://www.informationguerrilla.org/propaganda_di_guerra.htm

Note
1. Washington Post, 25 gennaio 2003.
2. Ibid
3 Chicago Sun, 31 dicembre 2002.
4 Reuters, 21 febbraio 2003
5. See Ian Woods, Conspiracy of Silence, McKinney Vindicated, Global Outlook, No. 2, 2002.
6. Coleen Rowley, Memo To FBI Director Robert Mueller, citato in Global Outlook, No. 3, 2003, p. 28.
7. The Boston Globe, 5 giugno 2002.
8. Insight on the News, 3 febbraio 2003.
9. UPI, 19 dicembre 2002.
10. New York Times, 6 gennaio 2003.
11. Toronto Star, 5 gennaio 2003.
12. The Scotsman, 8 gennaio 2003.
13. UPI, 10 dicembre 2002.
14. AFP, 3 gennaio 2003.
15. V. Richard Sanders, War Pretext Incidents, How to Start a War, Global Outlook, pubblicato in due parti, Issues 2 and 3, 2002-2003.
16.Operazione Northwoods, documento top secret declassificato inviato dal Capo di S.M. riuniti al Segretario della Difesa Robert McNamara il 13 marzo 1962,
http://www.globalresearch.ca/articles/NOR111A.html  .
17. William Arkin, The Secret War, The Los Angeles Times, 27 ottobre 2002.
18. V. Michel Chossudovsky, War and Globalisation, The Truth behind September 11, Global Outlook, 2003, Chapter 3,
http://globalresearch.ca/globaloutlook/truth911.html
19. V. Clinton-Approved Iranian Arms Transfers Help Turn Bosnia into Militant Islamic Base, Congressional Press Release, US Congress, 16 gennaio 1997,
http://www.globalresearch.ca/articles/DCH109A.html
20. UPI, 6 gennaio 2002.
21. International Crisis Group, Indonesia Backgrounder: How The Jemaah Islamiyah Terrorist Network Operates,
http://www.crisisweb.org/projects/showreport.cfm?reportid=845  , 2003
22, Raymond Bonner e Jane Perlez, More Attacks on Westerners Are Expected in Indonesia, New York Times, 25 novembre 2002
23. Citato in Raymond Bonner e Jane Perlez, op cit.
24. USA Today, 15 ottobre 2002.
25. Business AM, 15 ottobre 2002.
26. Christchurch Press, 22 novembre 2002), (Simili avvertimenti vennero fatti dalla CIA)
27. Operazione Northwoods, op cit.
28. Insight on the News, 3 febbraio 2003.
29. Council on Foreign Relations:
http://www.terrorismanswers.com/groups/harakat2.html  , Washington 2002.
30. See K. Subrahmanyam, Pakistan is Pursuing Asian Goals, India Abroad, 3 novembre 1995.
ALLEGATO
Le prove che successive amministrazioni USA hanno sostenuto al Qaeda vengono riassunte qui sotto (i riferimenti contengono una selezionata bibliografia):
.        Le "Brigate Islamiche" sono una creazione della politica estera USA. Nell'era post Guerra Fredda la CIA continua a sostenere ed utilizzare al Qaeda di Osama bin Laden nelle sue operazioni coperte. Nel gergo standard della CIA, al Qaeda è classificata come una "attività di intelligence".
.        Il Congresso USA ha documentato in dettaglio i collegamenti tra al Qaeda e le agenzie del governo USA durante la guerra civile in Bosnia-Herzegovina, ed anche in Kosovo e Macedonia.
.       Le prove confermano che al Qaeda è sostenuta dall'intelligence militare del Pakistan, l'Inter-services Intelligence (ISI). E' ampiamente documentato che si suppone che l'ISI abbia giocato un ruolo di copertura nel finanziare gli attentati dell'11/9. L'ISI ha una stretta relazione operativa con la CIA.
.       L'ISI pakistano ha ugualmente sostenuto varie organizzazioni terroriste islamiche, mentre collaborava anche con la CIA.
.        Questi vari gruppi terroristi sostenuti dall'ISI pakistano operano con un certo grado di autonomia in relazione ai loro sponsor segreti, ma alla fine agiscono in maniera da servire gli interessi USA.
.        La CIA tiene traccia delle sue "attività di intelligence". Ampiamente documentato, i nascondigli di Osama bin Laden sono noti. Al Qaeda è infiltrata dalla CIA. In altre parole, non vi sono stati "fallimenti dell'intelligence"! I terroristi dell'11/9 non hanno agito di propria volontà. I dirottatori suicidi erano gli strumenti di un'operazione di intelligence accuratamente pianificata.
Per ulteriori dettagli consultare: Centre for Research on Globalization, 9/11 Reader, che costituisce un'estesa bibliografia a
http://globalresearch.ca//by-topic/sept11/
V. pure Michel Chossudovsky, War and Globalisation, The Truth behind September 11, Global Outlook, 2002
http://globalresearch.ca/globaloutlook/truth911.html  ,
Centre for Research on Globalization, Foreknowledge of 9/11 Una raccolta di articoli e documenti del CRG a supporto dell'indagine sull'11/9,
http://globalresearch.ca/articles/CRG204A.html
_________________________________________________________-

Michel Chossudovsky è l'autore di War and Globalisation, the Truth behind September 11 . E' docente di Economia all'Università di Ottawa e Direttore del Centre for Research on Globalisation che ospita il pubblicamente acclamato sito: www.globalresearch.ca  .
Copyright Michel Chossudovsky, CRG 2002. All rights reserved. Reprinted for fair use only
Fonte:
http://freebooter.da.ru



Questa news proviene da altrestorie
( http://www.altrestorie.org/news.php?extend.663 )


Render time:0.0921sec0.0501di queries.queries DB17. Memoria in uso:918,656b