Nando dalla Chiesa fa delle affermazioni precise sul grado di allarme lanciato quella notte dai DS. Che oggi sembrano aver dimenticato che la notte dello spoglio allertarono tutti i militanti. E forse fu la mossa decisiva per fermare quello che accadeva...qualunque cosa stesse accadendo!! |
dal Blog di Nando dalla Chiesa Guarda il video Deaglio e Pisanu. Il golpe di aprile martedì 14 novembre 2006 A proposito di Deaglio e del suo nuovo film. Bravo Enrico! Personalmente lo dico da aprile: la notte delle elezioni Pisanu ci ha salvato da un golpe elettorale. Era giunta voce fino a noi di un suo rifiuto di truccare i risultati finali. Ed era strano, proprio strano che fosse stato convocato a Palazzo Grazioli da Berlusconi nel pieno della conta dei voti. Quando mai un ministro dell’Interno si allontana dal Viminale nei momenti cruciali della democrazia? Molti dei dubbi, indizi e (per alcuni aspetti) certezze di Deaglio li avevamo vissuti in diretta. Come mai gli exit-poll erano stati smentiti così clamorosamente dai risultati sul campo, dalle proiezioni, prima di tutto? Sì, è vero, c’era stata una volta in cui un exit poll era stato rovesciato totalmente. Ricordate? Era stato alle elezioni a sindaco di Agrigento nel ’93. La notte si festeggiò Arnone sindaco, il mattino c’era quello della destra. Ma sul piano nazionale non era mai accaduto in quelle proporzioni. Domenica e lunedì era stato un continuo: decine di sms per dire (segretamente!) “siamo avanti di quattro o cinque punti”; e lo dicevano tre o quattro istituti, mica uno solo. Poi la sorpresa con le proiezioni. L’imbarazzo. I risultati rovesciati. Si capì che qualcosa non quadrava. E’ vero. Fummo sollecitati a vigilare con urgenza. A Milano andammo in una decina di parlamentari dal prefetto verso le undici di sera. Per fare capire - garbatamente - che eravamo sul piede di guerra. Poi parlando con il prefetto e con la funzionaria che seguiva il servizio di trasmissione dati ci convincemmo che di loro ci potevamo fidare, che stavano facendo bene il loro lavoro. Non era dagli spogli locali che veniva il pericolo del broglio. Ora l’abbiamo saputo da dove veniva. Esiste un programma informatico in grado di convertire automaticamente una quota (considerevole) delle schede bianche in voti a favore di uno schieramento, man mano che i dati vengono trasmessi. E infatti le schede bianche sono andate incredibilmente al di sotto della loro soglia fisiologica. Si sono attestate sull’1-2 per cento. E dire che, tra la pessima prova al governo di B. e la disastrosa campagna elettorale del centrosinistra, ci sarebbe stata ragione per avere una marea di schede bianche. Sapete chi ha mandato in fumo il piano, oltre a Pisanu? I comunisti! Ma sì, gli ex comunisti che quando hanno visto il vantaggio assottigliarsi ogni minuto, invece di attendere i dati del Viminale, hanno iniziato a farseli dare al telefono dai loro rappresentanti di lista dalle sezioni che mancavano. E sulla base di questi dati avuti in diretta hanno annunciato la vittoria in televisione. Santa organizzazione comunista! Io sono convinto che se quella notte non fosse stata proclamata autonomamente la vittoria (il che infatti fece letteralmente impazzire di rabbia B.) sarebbe finita come con Bush e Gore. Con la riconta e il broglio guidato. Ed è per questo, sulla base di quel voto, che ora la democrazia italiana è costretta a navigare precariamente tra Camera e Senato. Bravo Pisanu che non c’è stato. E bravi Fassino e Prodi che in quei momenti drammatici hanno avuto l’intuito di violare il galateo elettorale. P.S. Siccome questo Blog non ha voglia di sposare cause per partito preso, aggiungo che mia moglie che fu scrutatrice a Milano (zona Bocconi), giura che nella sua sezione di schede bianche ce ne furono effettivamente poche. Ciò non risolve il problema degli exit poll e di Pisanu convocato d’urgenza a Palazzo Grazioli. Però sarebbe interessante sapere i ricordi dal vivo dagli scrutatori di altre città. Guarda il video dove Dalla Chiesa spiega compiutamente il suo punto di vista. |