Strana coincidenza quelle 10.513 schede in più (sulle 23 mila complessive) conteggiate nella sola circoscrizione Sicilia 2. Perché - certamente anche questo sarà un caso -si tratta della stessa circoscrizione in cui il Viminale ha commesso un errore di calcolo rilevato nelle scorse settimane dai Comunisti italiani Dilîiberto e Licandro. |
Stamattina sulla Repubblica si legge la dichiarazione di Bertinotti : “ Fuori discussione la legittimità del risultato: I controlli vanno fatti”. Che è la conferma di quanto ha detto Nania ieri che ha voluto precisare che l’indagine è conoscitiva, politica ma non è amministrativa e giuridica, cioè conta un cazzo! Intanto, come leggerete nell’articolo sotto di Repubblica le anomalie diventano sempre di più e sempre più strane. Ieri si è saputo che non c’è manco certezza sul numero totale dei votanti. Ballano 150 mila voti. Ed è chiarissimo perché continuano a non uscire i dati. Come diceva Deaglio sono impresentabili. Ma come si faranno riscontri, cosa capiremo noi senza un dato certo di riferimento? giuseppe galluccio 8/12/06 ____________________________________________________________ CARMELO LOPAPA ROMA - Saranno stati pure dei refusi, in qualche caso. Degli errori materiali di trascrizione dei dati elettorali nei verbali. Certo che nessi tutti insieme, sommati, quei refusi, tutti dello stesso tipo, quasi tutti nei comuni in cui poi l'ha spuntata il centrodestra, disegnano o uno scenario quanto meno curioso e in ogni caso da approfondire, secondo gli studiosi. Le anomalie in questione sono da ricondurre alle 23.458 schede risultate in più,al computo finale nazionale, rispetto al numero dei votanti il 9 e 10 aprile. Il dato complessivo circolava da tempo, non era una novità. Anche Forza Italia il 29 novembre scorso vi faceva leva per rilanciare la richiesta di conteggio di tutte te schede. Ma è stata l'analisi appena conclusa dal sociologo Fausto Anderlini, responsabile del centro studi della provincia dì Bologna, una disamina a tappeto come per comune, regione per regione, a scoprire che quelle «discrasie» si concentrano quasi per la metà in Sicilia orientale e in provincia di Catania in particolare, e in generale in 30 comuni. Nel due terzi dei quali ad affermarsi stato alla fine il centrodestra. Strana coincidenza quelle 10.513 schede in più (sulle 23 mila complessive) conteggiate nella sola circoscrizione Sicilia 2. Perché - certemente anche questo sarà un caso -si tratta della stessa circoscrizione in cui il Viminale ha commesso un errore di calcolo rilevato nelle scorse settimane dai Comunisti italiani Dilîiberto e Licandro. In provincia dì Catania infatti, all’indomani del voto, il ministero dell'Interno aveva denunciato l'esistenza di 13.142 schede contestate. Salvo correggere l'errore, dopo tre giorni, e riconoscere che quelle contestate in realtà erano 33. Ma l’analisi di Anderlini messa a disposizione dei deputati dell’Unione in giunta delle elezioni alla Camera nella relazione di accompagnamento. Lo studioso premette che si tratta di discrasie singolari ma assai circoscritte che potrebbero derivare da semplici refusi nel conteggio, nella trasmissione e che in ogni caso non potranno sovvertire l'esito delle elezioni. Non dì meno, restano alcune intriganti ricorrenze. Quali intriganti coincidenze? «Primo,le alterazioni, salvo casi irrilevanti, vanno sempre nella stessa direzione, cioè un sistematico sovrappiù dei voti attribuiti a liste, oppure bianche oppure nulle,rispetto ai votanti. Quasi mai in meno. Secondo, c'è una fortissima concentrazione delle anomalie nella Sicilia 2 (10.153) e non c'è ragione di supporre sia più trasandata di Sicilia 1 (appena 15 in più). Terzo, le anomalie si ríscontrano in misura massiccia in comuni con forte orientamento di destra, 20 dei 30 in cui si sono verificati gli episodi». Infine c'è un quarto dato statisticamente rilevante. Due comuni su tre sono piccoli, in alcuni casi piccolissimi. «Se si volesse fantasticare su un' ipotesi dolosa- ragiona Anderlini- è come se la manina luciferina si fosse premurata di intervenire solo nelle piccole realtà per non dare nell'occhio e quel tanto che bastava per fare tracimare il vaso». Insomma se quelle schede in più rispetto ai votanti non fossero semplici errori - questo è il retropensiero malizioso - potrebbero essersi trasformate in voti (non dovuti) attribuiti a una delle due coalizioni. Fin qui la fantapolitica.Di incontestabile ci sono i dati emersi. Con picchi singolari. A Címadolmo, provincia di Treviso, ad esempio, a fronte di 1.394 votanti sono state conteggiate 2112 schede, ovvero 761 in più del dovuto (il 30 per cento). Il centrodestra li sì è affermato col 70 percento dei voti. Attenzione, anche nel comune «rosso» di Firenze (63 per cento all'Unione) (e schede in più ci sono state, ma 724 su 254 mila votanti. Nulla a che fare con l’anomalia di Catania, dove le schede in più rispetto ai votanti sono state 4.605. O con il piccolo San Gregorìo i Catania, dove su 6 mila elettori sono state 953 le schede in sovrappiù (una su sei), o con le quasi 1.879 di Messina. In nessuno di quei centri della Sicilia orientale îl centrodestra ha raccolto meno del 60 per cento. |